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Giu 03, 2016 Arte & Musica, Cultura
Da qualche tempo comunica in Italia, un giovane di circa trent’anni, romano d’adozione, nato in Toscana. Si chiama Michele Rech, è un fumettista che ha saputo diventare una potente realtà letteraria, anche se alcuni storcono il naso. Uno che si piazza con il proprio libro di disegni in mezzo ai romanzi e ai saggi, non piace ad alcuni.
I giovani e non solo lo conoscono con il nickname con il quale ha conquistato il mercato e le classifiche. Lui è Zerocalcare, uno sguardo timido, un corpo esile, una mano che traccia con forza situazioni e personaggi, con un protagonista con folte sopracciglia e lo sguardo attonito sul mondo che lo circonda.
A FlipMagazine, Zerocalcare interessa perché è un notevole fenomeno di comunicazione, sa arrivare alla gente, conquista giovani e non, ti fa diventare un fan del fumetto, anche se è la prima volta che ne compri uno.
Michele ha un occhio che scruta nell’attualità e nelle difficoltà del mondo, sa raccontare a modo suo i conflitti, le guerre che insanguinano i volti degli esseri umani, loro malgrado. Nel suo ultimo libro Kobane calling la guerra è lì, sempre presente, come in un reportage di un inviato che vede e racconta.
Zerocalcare è una realtà e noi la riconosciamo.
Mauro Pecchenino
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