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Nov 24, 2009 Cosa bolle in Pentola
In tempi di crisi e di poca capacità di vedere in prospettiva futura in ogni ambito, dalla politica, alla famiglia, dal mondo del lavoro, a quello dello spettacolo, oggi l’unica via per tentare di approdare in qualsiasi settore è tentare o sperare di trovare la “scorciatoia” giusta che possa permettere di riuscire a varcare la soglia della “fama”, possibilmente dal portone principale.
E così la ricerca di attori, cantanti, ballerini, avviene attraverso l’utilizzo del medium oggi più potente, quello della televisione.
I format tv creati ad hoc, sono diversi, ma quasi tutti ben riusciti e soprattutto capaci di far registrare sempre il record di ascolti.
I più seguiti da un pubblico trasversale, sono, come è noto, “Amici” e “X Factor”, programmi che appassionano e che portano il pubblico a partecipare attivamente al “destino” dei protagonisti, attraverso il potere un po’ barbaro del televoto, che consente di decidere le sorti della puntata, attraverso l’eventuale eliminazione o promozione del concorrente, che diventa protagonista nell’ambito di dibattiti, a volte molto animati, della giuria tecnica.
Il temuto tavolo dei giudici, presieduto sovente da esperti, come nel caso del talent show di Rai2, analizza le performance e, Morgan, Mara Maionchi e Claudia Mori, “formano” i loro ragazzi all’arena del palcoscenico e alla competizione.
Così questo serbatoio di nuovi talenti, pronti a farsi conoscere e a trovare la fama, volti sconosciuti pronti a diventare gli artisti della new generation, viene forgiato da insegnati “chioccia” o “severamente intransigenti” a seconda del copione e dell’immagine che anche loro si sono costruiti nel programma.
Ad “Amici” lo scontro tra la severa Celentano, insegnante di danza classica e la dolce, protettiva e quasi materna Di Michele, hanno fatto storia e, soprattutto, hanno aiutato l’audience a rimanere alta nelle serate del prime time, così strategiche per le reti Rai e Mediaset.
Anche se, di recente, il maestro Franco Battiato, in una sua intervista ha affermato che non andrebbe mai a X Factor,“neppure se accompagnato dalla Polizia”, il Molleggiato Adriano Celentano, di contro (d’altronde come potrebbe parlare male di una performance della moglie), ha affermato che questo tipo di programma è un modo innovativo per aiutare i giovani ad entrare nel mondo dello spettacolo, in un continuo ed animato dibattito che sembra non risparmiare quasi nessuno.
Chissà se cantanti come Rino Gaetano, Lucio Battisti o Mia Martini e tanti altri che non ci sono più, troveranno nuove leve in grado d’aver la loro forza e carisma, così che nuove stelle possano nascere ancora nel firmamento della musica italiana, anche grazie a questi programmi.
Attendiamo verdetti definitivi ed incontrovertibili. Nella speranza che il trash non abbia il sopravvento.
Norman di Lieto
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