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Gen 08, 2013 Cosa bolle in Pentola
Virginia Raffaele, picture from Play4movie
Nel buio fitto della Televisione Italiana, da qualche tempo ci sono due artisti che svettano su tutti e sono, senza dubbio alcuno, i migliori.
Una bella ragazza, Virginia Raffaele è un’attrice completa, può essere efficace a teatro, al cinema e in televisione. E’ anche una straordinaria imitatrice e vista la mania degli Italiani per questo genere, proprio in questo settore ha ottenuto la massima visibilità. In realtà le sue sono reinterpretazioni delle manie, dei tic, delle debolezze di alcune donne (due in particolare) che fanno rimanere gli spettatori ad occhi aperti. I suoi cavalli di battaglie sono due piccole donne, che però grazie a qualche sculettata e rifacimenti mammari, vanno ogni giorno sui giornali: Belen Rodriguez e Nicole Minetti. La Raffaele, con bravura, un po’ di cattiveria e tanta ironia, le prende per i fondelli in maniera totale, mettendo in luce la loro inesistenza. Ne coglie le movenze, i falsi pudori, la voglia di apparire. Brava, veramente e un consiglio, non pensatela come un’imitatrice, ma come un’attrice totale.
Al maschile, il numero uno è un genovese dalla testa pelata, Maurizio Crozza. Forte di una solida base di lavoro teatrale, sa cogliere le sfumature dei personaggi con sagacia unica. Ha ormai superato di gran lunga Fiorello, grazie ad una maggiore cultura di base e al fatto di saper scrivere anche da solo i suoi testi, fatto che lo rende più autonomo. E poi, negli ultimi tempi, il fantasista siciliano sembra imploso e prigioniero di quel tal Baldini che si tira sempre dietro. Crozza è uno showman completo: canta bene, balla, recita con tempi comici perfetti, ma può anche interpretare lavori non legati al divertimento e alla commedia. Certo, anche lui passa per un imitatore, ma a parer nostro, ci sembra un’offesa. In realtà le sue sono delle personali caricature di certi personaggi, dei quali trasfigura in grottesco gli aspetti più esteriori e evidenti. Tra i suoi personaggi, due in particolare, sono fulminanti: il suo Marchionne, così tragicamente made in USA, quasi suo malgrado. E Luca Montezemolo, ripreso in una continua farneticazione stupefatta sulle mille cose che gli girano intorno, quasi a sua insaputa. Crozza non si traveste, cambia solo le parrucche che indossa come una maschera sul cranio lucido. Un artista di rara forza che meriterebbe una platea più vasta o forse, meglio che rimanga nella sua nicchia, per non correre il rischio di diventare uno showman da stadie, ma senza i suoi perfetti riferimenti.
Chantal Fortini
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