Flipmagazine Valentina Cocciolo e il suo tocco alla Trattoria RE di Roma

Valentina Cocciolo e il suo tocco alla Trattoria RE di Roma

Mag 03, 2016 Food, Società

Valentina tra Roberto e Fabrizio

Roma

Nell’ambito dei nostri incontri con il mondo della cucina e della ristorazione, andiamo a parlare con il gruppo di lavoro che gestisce il progetto di cucina della Trattoria RE di Roma, in zona Appia Nuova e San Giovanni, su via Tuscolana, che ha grande successo di pubblico e critica e si colloca tra i primi settanta ristoranti della Capitale (su oltre 9.000), secondo Tripadvisor.

Il deus ex machina è una giovane donna, romana di nascita, non ancora trentenne, Valentina Cocciolo, che con i gemelli Martini, Fabrizio (suo marito) e Roberto, da circa cinque anni dà vita a una bella realtà, fatta di pochi coperti in un ambiente raccolto e caldo, sempre affollato, con un menù à la carte molto interessante. Il tutto rafforzato da un altro menu giornaliero scritto su una grande lavagna che ha sempre un guizzo degno di nota. In più, ancora,una naturale gentilezza e simpatia dei due fratelli, che gestiscono la sala.

Valentina, laureata alla Sapienza in Archeologia Islamica è sempre stata appassionata di cucina, anche grazie alla mamma Patrizia che ha lavorato a lungo nel settore.

Ci racconta: “Mia madre e il titolare di una trattoria in San Lorenzo sono stati i miei primi maestri. Poi mi sono appassionata ad una mia cucina dove i primi piatti e i dolci sono i protagonisti. Mi piace molto sperimentare, in particolare per i primi utilizzo molto la pasta all’uovo, i tonnarelli, con condimenti di mia creazione, non perdendo mai di vista la tradizione della cucina romana e laziale. La mia base è spesso la Gricia, sulla quale intervengo con la verdura, aromi e altri ingredienti, creando sughi nuovi che vanno verso una cucina personalizzata. Cito ad esempio: la cacio e pepe Re di Roma, con un’aggiunta di gorgonzola e la pasta con guanciale, zucchine e pecorino. Anche nei secondi mi piace sperimentare, partendo dalla tradizione, per esempio, con il filetto di maialino al mojito.

– Valentina, pertanto, come definirebbe, per i nostri lettori, in poche parole, la sua cucina?

“Una cucina romana con ingredienti scelti con cura, adatta un po’ a tutti, con un tocco più leggero e un po’ di femminilità”

– Cosa volete dire ai vostri clienti futuri, che vi verranno a trovare, dopo questo articolo?

All’unisono Valentina, Roberto e Fabrizio rispondono così: ”Chi viene a trovarci non deve venire solo a mangiare, ma viene a fare un’esperienza originale, nella tradizione”

E FlipMagazine aggiunge: lunga vita a questa impresa voluta e creata da giovani che si danno da fare e lo fanno molto bene.

Mauro Pecchenino

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