Flipmagazine Un’estate strana, tra incertezze e dubbi

Un’estate strana, tra incertezze e dubbi

Lug 23, 2018 Attualità, Italia

Un’estate strana. Con avvenimenti improvvisi e fulminanti, come le condizioni di salute di Sergio Marchionne e la lotta per gli sbarchi.

Un’estate strana anche per la politica, con un governo dal proclama quotidiano e qualche iniziativa, difficile da mettere bene a fuoco.

Intanto, in Italia si sono evidenziati in maniera netta due partiti, i 5S e la Lega, lasciando gli altri al palo.

In questo momento non si capisce se la Lega sia ancora unita alla destra come coalizione o faccia da sola, come ci sembra probabile.

Nel frattempo, la disoccupazione continua il suo cammino e il tempo atmosferico sembra voler punire un Paese che non perde occasione per farsi inghiottire da corruzione e criminalità.

Tra l’altro, il tanto atteso effetto Salvini contro i cosiddetti clandestini, non si ò fatto sentire per nulla.

E’ cronaca di questi giorni un tizio che minacciava i passanti con un coltellaccio, a Lampugnano, dove partono i torpedoni da MiIano. Un episodio simile in Stazione Centrale, un territorio ormai off limits per i cittadini che vogliono prendere un treno, da Milano.

Anche le strade delle nostre città rimangono molto insicure. Nel percorso stazione Centrale – Piazza Duomo, a Milano FlipMagazine ha contato 38 ragazzi neri, con un cappello da baseball in mano, che chiedo o l’elemosina. Nel percorso tra la stazione Garibaldi (la seconda a Milano) e piazza Duomo, abbiamo contato lo stesso genere di ragazzotti, con un totale di 41 presenze. Si tratta di tragitti intorno ai 2 Km, quindi immaginate quante presenze di questo tipo, pacifiche, fino a prova contraria, ci sono a Milano.

Roma presenta situazioni molto più drammatiche, mentre Genova, Torino e Firenze sono più o meno a livello di Milano.

Un’estate strana, tra tempo violento e distruttivo e una politica ancora difficile da decifrare.

Per ora tutto è fermo, tranne la diminuzione degli sbarchi sulle coste e una timida risposta dell’Europa.

Mauro Pecchenino

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