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Una monoposto solare
Silenziosa, inesauribile, pulita, “Emilia 2”, è un prototipo di auto solare che è nata da un gruppo affiatato ed entusiasta di tecnici, professionisti, ingegneri, studenti e docenti universitari, attivi da sempre nel settore della mobilità alternativa e dell’ energia pulita.
La costruzione di questo veicolo innovativo ha richiesto svariate competenze professionali, che si sono messe a disposizione, per fare ricerca e sviluppo senza avvalersi dell’ utilizzo di materiali convenzionali. Il suo telaio infatti, è realizzato in fibra di carbonio, kevlar e nomex che conferiscono eccellenti proprietà strutturali di resistenza e rigidezza.
Ruote, cerchi ed altri elementi sono stati disegnati e costruiti dallo stesso team “Onda Solare”, così, il concept della scatola guida è mutuato dalle tecnologie usate in Formula Uno.
“Emilia 2”, che sembra disegnata dal vento, ha partecipato al World Solar Challenge 2011, impegnativa e ambita gara che attraversa il deserto australiano,3000 Km da Darwin ad Adelaide dove prestigiosi marchi come Volkswagen, Toyota, Ford si danno battaglia a colpi di…raggi solari.
Nata nel 1987 il W S C è una competizione di rilevanza mondiale, che mette a dura prova tutti i team iscritti e dà risalto alle energie alternative, alle imprese che danno importanza al risparmio energetico e alla ricerca della “Green Economy”.
Le centinaia di celle fotovoltaiche istallate su “Emilia2”convertono l’energia del sole in energia elettrica. Questa è l’unica forma di energia utilizzabile durante la gara!
Il sole è un combustibile con una forza propulsiva di grande potenzialità e fascino.
Il bagaglio di esperienze e l’impegno di tutto il gruppo non andranno persi. Sono già in cantiere progetti ambiziosi di veicoli alimentati a pannelli fotovoltaici che debutteranno alla prossima edizione del W S C 2013, tra cui la realizzazione di una vettura a due posti adatta ad un utilizzo urbano. È davvero meraviglioso portare un messaggio “pulito” di alta tecnologia “made in Italy” nell’altra faccia del pianeta e, soprattutto, credere a persone che hanno l’ambizione di crescere e che gareggiano senza inquinare, nel rispetto della natura e della vita dell’uomo e fanno conoscere la creatività italiana.
Carla Aghito
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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