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Una data fissata dalle lacrime
ComunicazionePerVoi's Picture
New York City
Non è una novità, arriva il decennale dell’11 settembre.
Ognuno di noi e chiunque nel mondo ha impresso nella propria mente quella data e quelle drammatiche e apocalittiche immagini.
Attimi di terrore, incredulità, l’attacco alle Torri Gemelle hanno cambiato per sempre la vita di ognuno di noi.
Da quell’11 settembre è come se gli avvenimenti si fossero susseguiti l’uno con l’altro, come legati in maniera indissolubile con il crollo delle Twin Towers.
La lunga caccia a Bin Laden, la susseguente guerra in Afghanistan ( ancora in corso ), la guerra in Iraq con Saddam Hussein processato e giustiziato e con lo stesso Bin Laden scovato e ucciso dopo appunto quasi 10 anni di tentativi vani. Tutta roba nota, risaputa.
La lotta al terrorismo, al fondamentalismo islamico, tutto sembra essere partito da quel giorno e da quell’11 settembre, anche se i dubbi sono tanti, ogni giorno di più.
Sono tante le teorie che non credono alla versione ufficiale forniti dagli Stati Uniti, sono diverse le guerre che sono state combattute, proprio a causa di quegli attacchi (veri o presunti ?) di Al Qaeda, e ora?
Al Qaeda e la sua organizzazione sono scomparse dopo la morte di Bin Laden?
Le armi di distruzione di massa in possesso di Saddam Hussein sono svanite con la morte del dittatore iracheno?
Quel che in realtà a noi di FlipMagazine preme ricordare è il misto di emozioni che si sono susseguite quando siamo passati davanti a quel cratere di Ground Zero, così impressionante. Un senso di vuoto, di apocalisse da nuovo millennio, il tutto vissuto con il groppo in gola, avendo ancora negli occhi quegli aerei contro le Torri e, dove il ricordo si fa forte, e la ferita ancora profonda in ricordo di tante vittime che sono morte senza uno scopo e un motivo vero. Bush e la sua amministrazione si sono resi conto del dramma che hanno gestito, a nostro parere, in maniera molto superficiale, mah ci rimangono molti, troppi punti interrogativi.
New York e il mondo intero non dimenticheranno mai la data dell’11 settembre e quelle drammatiche immagini.
Ma New York non si è fermata, ha continuato a vivere, ha continuato ad essere un punto di riferimento per tutto il mondo, “the show must go on”, ahinoi.
La grande mela non si ferma mai, ma il 9/11 rimarrà un punto fermo, fissato nel suolo dalle lacrime di chi è rimasto.
Norman di Lieto
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