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Un miracolo in Gran Sasso
Ho seguito da fuori Italia, tramite la rete, la televisione, i giornali, la cronaca del maltempo e della valanga che ha ancora una volta insanguinato l’Italia. Ho avuto la sensazione di una sorta di maledizione sul Paese nel quale sono nato. Terremoti a non finire, problemi ovunque, nostri connazionali, di tutte le età, che muoiono in continuazione, anche per il terrorismo, in giro per l’Europa e nel mondo. La vita mi ha portato e mi porta spesso a viaggiare, con grande intensità in certi periodi. Quando mi trovo in un aeroporto o in una stazione ferroviaria, mi viene spontaneo osservare le persone e ciò che mi circonda. Vedo volti preoccupati, a volte guardinghi. Non avverto sintomi di vita tranquilla. C’è una notevole tensione, tutto sembra appeso a un filo, casuale, ineluttabile. Durante un notiziario, mi si è aperto uno squarcio di grande speranza e umanità. I soccorritori, dopo ore di lotta, sono riusciti a salvare tutti i bimbi intrappolati nell’albergo del Gran Sasso, travolto da una valanga. Tutti i media del mondo sono rimasti fermi su quelle immagini: un miracolo degli uomini e di Dio.
A presto. See you soon. A la prochaine.
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