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Giu 14, 2015 L'editoriale
Un piccolino, con i capelli dai riflessi rossastri, con il quale condivido stupori e novità, mi pone una domanda: ”Perché Dio che è tanto buono fa piovere tanto, distruggere, morire le persone sempre?”. I bambini sentono la radio, sbirciano, purtroppo, i device e la televisione e la loro immaginazione, spontaneità e mancanza di sovrastrutture viaggiano ad una grande velocità. Oggi è impossibile tener nascosto, tacere – per il loro bene -, come si affermava in passato. I bimbi vedono e scoprono tutto da soli, a volte senza alcun filtro. E questo non è sempre giusto, perché si rischia di accorciare la loro innocenza, il loro vivere puri, senza le masturbazioni mentali dei cosiddetti ‘grandi’. Un bimbo deve scoprire la vita, nei suoi momenti, angoli e anfratti, con la stessa spontaneità con la quale scopre l’acqua, la pioggia, il mare, la neve, il sapore e colore dei cibi, il senso di un bacino e di un abbraccio. Tutto deve essere una scoperta bella e continua. Così come l’incontro con le altre persone, piccole o adulte. E ancora, la scoperta degli animali, quelli domestici in particolare, deve accadere senza paura, senza ritrosie. Un bimbo non è prudente e questo è un suo punto di forza. Più arriva spontaneo e sincero alla crescita, più sarà un uomo e una donna forte e onesta, diretta, vera. Essere genitore è bello e difficile, a tratti entusiasmante, a tratti terribile. Non bisogna essere genitori per imposizione del ruolo, ma perché si sente il ruolo, il rapporto e la relazione con il proprio bimbo. A proposito, a quella domanda su Dio, che mi ha stupito e commosso, ho cercato di dare una risposta, ma il piccolo non mi è sembrato soddisfatto. Credo, ahimè,di non averlo convinto.
A presto. See you soon. A la prochaine
mauropecchenino@tin.it
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