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Apr 06, 2009 Attualità, World Wide
La crisi in Italia è feroce. Ma come è, in altri Paesi più up to date ? Abbiamo voluto sapere qualcosa di più sulla situazione in UK e abbiamo chiesto un parere a JULIE K. WARRING, londinese, 31 anni, viral marketing director e giornalista.
Nel Regno Unito, la crisi c’è, si sente, si percepisce, ogni giorno. Si cerca però di pensare comunque al domani, si ha fiducia nelle istituzioni. Si crede nella nostra terra, si pensa anche all’Impero di una volta, qualche volta. La gente perde il lavoro, ma spera, non ha soldi ma si ricorda che UK vuol dire certezza, storia, sicurezza. E pensa che ci sia un futuro. Per le strade di Londra la gente vive, in ogni modo. Per le strade di Manchester, Liverpool, Blackpool è più difficile, ma si deve vivere, senza lasciare il domani.
Si vive in UK, convinti che sia una crisi passeggera e pensando che non può crollare tutto, per noi giovani e per i nostri padri, le nostre madri, i nostri nonni, che hanno contribuito a fare grande questo Paese.
Londra, in questi giorni è stata capitale del G20, dove i potenti della Terra si sono dati appuntamento per fronteggiare la crisi economica globale che preoccupa tutti, nessun escluso.
I leader delle potenze del G20 hanno raggiunto un accordo, con il quale, 1.000 miliardi di dollari saranno resi disponibili, attraverso Fondo monetario internazionale e altre istituzioni per far fronte alla recessione globale.
Inoltre la scure sui paradisi fiscali.
Si è così deciso che questi possano finire su una lista nera e che questa “stretta” avvenga anche contando, su una maggiore e più rigida regulation finanziaria.
Gordon Brown, “padrone di casa” è fiducioso sul fatto che si possa, attraverso l’adozione di queste misure, ridurre la recessione in atto e salvaguardare posti di lavoro.
Mentre secondo il presidente francese Nicholas Sarkozy, che aveva minacciato alla viglilia del G20 che, se non fossero state prese decisioni concrete, avrebbe abbandonato il summit, l’esito del vertice è superiore alle aspettative.
Le Borse hannno risposto in maniera positiva alle decisioni adottate al vertice di Londra.
Nel frattempo in tutti i Paesi si continua a fronteggiare la crisi eccezionale che ha colpito l’intero sistema economico mondiale, senza che nessuno conosca la ricetta ottimale per guarire da questa recessione che sembra non avere una data di scadenza.
Julie K. Warring ( traduzione di Bianca Fontanelli )
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