Ultimo Aggiornamento venerdì 21 Febbraio 2025, 10:29
Il risotto alla Milanese – Foto dell’Ufficio Stampa
O mia bela Madunina che te brillet de lontan, tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan.
È così che la canzone di Giovanni D’Anzi del 1934, che vede una delle più emblematiche esecuzioni con la voce di Nanni Svampa, descrive lo spettacolo senza tempo delle guglie del Duomo del capoluogo meneghino, sovrastato dallo sbrilluccichìo della statuetta della Madonnina, appunto. Ai suoi piedi la città cambia: le persone, i turisti che si susseguono, ma anche i locali commerciali che caratterizzano una delle più importanti piazze italiane. Ma, come spesso accade oggi, i colossi del mercato internazionale monopolizzando le strade più battute dei centri storici, ne fanno perdere un po’ l’identità stilistica e gastronomica al contempo.
Parlando di sapori, oggi, al cospetto della brillante Madunina, tra pizze al trancio dal look talvolta discutibile, scarsi take away, poco salutari fast food e bar dai tristi menù turistici, abbiamo scoperto per voi 7’s Giò.
Sèttes giò, è così che si pronuncia il nome di questo locale che trae in inganno. Infatti il suo naming, per quanto abbia l’aria inglese, di fatto è dialetto milanese e significa letteralmente “accomodati, siediti”. Così ci siamo accomodati con piacere nella nuova sala di 7’s Giò inaugurata da poco, dall’aspetto un po’ liberty e con una vista panoramica mozzafiato proprio sull’imponente duomo milanese. La location, sotto la guida di Mario Governa, ex cestista italiano, nasce nel 2013 come piccolo take away, ma di qualità, con leccornie dolci e salate. È a fine 2017 che l’imprenditore decide si ampliarsi sia con lo spazio, ma soprattutto nell’offerta del menù.
La rassegna dei piatti proposti abbracciano in pieno la cucina classica italiana, senza grandi pretese ma con materie prime dal pregio indiscutibile. Tra parmigiana, burrata, prosciutto crudo, carbonara e lasagne alla bolognese, insieme a qualche proposta dal gusto più internazionale per turisti poco curiosi, come il pollo al curry o la caesar salad, spuntano piatti tradizionali milanesi come il risotto, l’immancabile cotoletta, l’ossobuco di manzo oppure i mondeghili di vitello.
Per quanto le materie prime siano eccellenti e si percepisce, qualche piccola miglioria in cucina s’ha ancora da fare, anche perché il passaggio da buon take away a ristorante è una sfida non proprio così scontata.
Ma 7’s Giò, in ogni caso, stuzzica il palato deliziando anche la vista e risulta un’ideale soluzione per una pausa veloce per chi deve tornare presto a lavoro, ma anche per i turisti che possono sbizzarrirsi con le tazze mug come souvenir da portare a casa, con simpatici detti milanesi.
Eleonora Dafne Arnese
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