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Dic 11, 2011 Attualità, Italia
A Roma, un’ assemblea nazionale di tutti i delegati della Cgil in un Palalottomatica gremito in ogni ordine di posto ha messo in luce un sindacato dalla guida forte. Susanna Camusso nel suo discorso a conclusione dei lavori, è stata più volte applaudita, sotto gli occhi attenti, tra gli altri, di Nichi Vendola e Maurizio Landini, segretario Nazionale Fiom.
Hanno preso la parola molti lavoratori da diverse parti d’Italia e testimoni di differenti realtà lavorative: dalle Banche ai call centre, fino ai braccianti dei diversi centri di raccolta dove si lavora davvero in condizioni drammatiche, come se in un Paese civile potessero ancora esistere gli schiavi del terzo millennio.
Così Ivan ha raccontato la sua storia: ragazzo migrante che sogna l’Italia e che, lavorando all’interno del nostro Paese, cerca un riscatto umano e sociale e dove possa essere accolto e non sfruttato.Vuole lavorare per poter studiare Ingegneria: ma la realtà si dimostra ben diversa e dal palco racconta, fa emozionare, commuovere e ci fa chiedere se stia parlando dell’Italia o di un altro Paese. La gente applaude, si alza in piedi dedicandogli una meritata standing ovation per la sua dignità, un valore cui non si può dare un prezzo né tantomeno calpestare.
Susanna Camusso, chiede a gran voce al Governo dei Professori, una finanziaria che sia equa e che non vada a toccare le pensioni e i soliti noti, ma la manovra varata da Monti sembra proprio avere disatteso ogni sua richiesta.
“Si fa cassa sulle pensioni” afferma il segretario Generale di Corso Italia.
Del Governo Monti e della sua manovra finanziaria sono piaciute due cose: il mancato compenso che il Professore della Bocconi ha voluto far risparmiare alle casse esangui dell’Italia e le lacrime della Fornero, Ministro del Lavoro, ma anche qui, sulla commozione, i pareri sono differenti.
Per il resto si incassa sulla casa e sulle pensioni: reintroduzione dell’ICI, cui si è cambiato il nome e blocco degli aumenti per i pensionati, si trattava di una ventina di euro lordi: una rapina sui poveri Cristi insomma e l’equità non si vede.
Si dice che ne vedremo delle belle, ma mai affermazione fu più lontana dalla realtà: di cose belle non ce ne sarà neppure l’ombra. Non vogliamo fare i tragici, ma di luce se ne vede poca dietro le facce falsamente meste dei politici.
Norman di Lieto
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