Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Apr 29, 2013 Attualità, Italia
Immaginate un Paese dall’immenso patrimonio culturale, forse il primo al mondo. Un Paese che potrebbe fare del turismo uno dei suoi fiori all’occhiello. Un Paese immerso nella storia; ricco di tesori che raccontano l’illustre passato che ci contraddistingue. Ecco. Ora immaginate quello stesso Paese che – miope in questo settore – lascia quelle rovine al degrado. Non è una novità che nel sito archeologico di Pompei ci sia da tremare e non in senso figurato, ogni volta che piove. Il parco della Reggia di Caserta sembra un’autostrada. No, cari lettori. Non è fantascienza. È l’Italia.
Durante le festività pasquali un’assemblea sindacale ha impedito l’accesso agli scavi di Pompei fino alle undici del mattino. All’entrata dei cancelli code chilometriche di turisti che cercavano, invano, di capire cosa stesse succedendo. Proprio quei turisti che arrivano da ogni dove per visitare i nostri siti archeologici, turisti che – col prezzo del biglietto – potrebbero aiutare il nostro paese a uscire dalla crisi. Se non fosse che quel biglietto costa come quello di una piccola mostra del museo Maillol di Parigi, pezzi esposti: alcuni resti di Pompei antica presi dal museo di Napoli. Com’è possibile? Sembra pura follia. Ma si sa, a volte la follia supera la realtà. E il meglio deve ancora venire.
Reggia di Caserta, il capolavoro Vanvitelliano dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità dal 1997. La piccola Versailles italiana. Le somiglianze, però, si fermano lì. Avete mai visto macchine percorrere i giardini della reggia francese? Bambini – o meglio animali – che si arrampicano come furie scatenate sul Torrione. Venditori ambulanti a ogni angolo. Siamo in un mercato rionale? No. Siamo in quella che fu la residenza reale dei Borbone di Napoli. Eppure a guardare il degrado dei pavimenti, le impalcature dei lavori, intere ale chiuse al pubblico per problemi di sicurezza, non si direbbe.
Possibile che nessun governo – e in questo, purtroppo, tutti trovano l’accordo – capisca quanto sia fondamentale proteggere e preservare questi luoghi? Non si può e non si deve permettere che meraviglie archeologiche, pezzi della nostra storia, vadano distrutte. Non tagliate sulla cultura. Non si tratta del passato, ma del nostro presente e soprattutto del futuro. Che Paese è quello che non investe sulla conoscenza? Sulla ricerca? Che Paese è quello che non è in grado neanche di salvare il suo patrimonio storico? Come può, dopo, costruire un futuro credibile? Diceva Montanelli: «Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente». L’Italia sta ignorando il suo stesso urlo di aiuto. Se lei per prima non è capace di sostenersi, come può pretendere, poi, soccorso dagli altri?
Elisa Moro
happy wheelsApr 26, 2024 0
Apr 12, 2024 0
Apr 11, 2024 0
Apr 03, 2024 0
Giu 02, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0
Mag 28, 2023 0