Teatro 7, un cartellone con il vento in poppa

Set 22, 2014 Cosa bolle in Pentola

Ritratto di Michele La Ginestra, Ufficio Stampa Teatro 7, foto di Riccardo Sirica

Roma

Ha già preso vita la nuova stagione del Teatro 7, sala a due passi da Villa Torlonia, che ha come direttore artistico il commediografo, attore e regista, Michele La Ginestra. Una cavalcata di lavori, per adulti e bambini, ciascuno con un proprio cartellone dedicato. Teatro 7 si caratterizza poi sempre per il grande impegno nell’ambito della solidarietà e aiuto a popoli bisognosi, utilizzando il mezzo teatrale, con le proprie idee, novità e incassi. Nella stagione 2014/15 il motivo conduttore rimane la risata, coniugata in maniera intelligente e mai sopra le righe. E questo dettaglio ci piace molto. Ridere fa bene e saper far ridere, senza cadere nel volgare e nel becero è molto difficile. I lavori presentati sulle tavole del Teatro 7 ci riescono e meritano attenzione, da parte di pubblico e critica.

Scorrendo il cartellone adulti, ma lo ripetiamo anche quello dedicato ai bambini è un’iniziativa bella e spontanea, citiamo tre lavori che hanno Michele La Ginestra come deus ex machina: “Mi hanno rimasto solo…10 anni dopo” un one man show che permette “all’ultimo Rugantino di Garinei & Giovannini” di recitare, cantare, scrivere i testi e dirigere lo spettacolo. In “La matematica dell’amore (radice di 2), una pièce già di lungo successo, condivide il palcoscenico con la bravissima Edy Angelillo (la ricordiamo in un bel film di Nuti e tanti altri lavori), con la regia di Enrico Maria Lamanna. Poi è regista di “Parzialmente stremate” con la brillante Beatrice Fazi (sempre brava e spontanea) e Silvia Ricciardi. Altri spettacoli che non coinvolgono La Ginestra sono, per esempio: “ I Trasteverini”, una commedia musicale che si annuncia molto coinvolgente, con Andrea Perrozzi e Alessandro Salvatori; “Festival” , scritto e diretto da Michela Andreozzi, altra notevole artista e “Il pellegrino”, con l’ottimo Massimo Wertmuller e diretto da Pierpaolo Palladino. Anche gli altri titoli hanno vari meriti, in particolare di dare spazio alle nuove proposte.

Il Teatro 7 è un punto di riferimento per una serata divertente, per un momento in cui la risata fa anche ragionare e pensare.

Mauro Pecchenino

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