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Giu 04, 2014 Terza Pagina
“R&G. Tutto questo è già successo”, foto di scena. Ufficio Stampa NCMedia
“Ci hanno raccontato il dramma di Romeo e Giulietta in tutte le salse. Così mi sono chiesto cosa avrei potuto aggiungere di nuovo e ho trovato una sottotraccia. Non ho messo in scena una storia d’amore, ho voluto raccontare come le nuove generazioni non riescono a portare avanti i propri progetti, soffocati da retaggi e chiusure culturali.”.
E’ così che Simone Leonardi, giovane artista poliedrico (definirlo solo attore sarebbe riduttivo!) descrive lo spettacolo “R&G. Tutto questo è già successo” in scena a Roma nella fascinosa Villa Lais fino all’11 Giugno.
La rappresentazione, – in collaborazione con i giovani attori iscritti al CAFT, Centro Alta Formazione Teatro, selezionati dal direttore artistico del progetto Massimiliano Bruno – grazie all’ideazione e regia di Leonardi, ha preso corpo con un taglio molto forte e originale. Durante l’intervista con FlipMagazine, Leonardi prosegue il suo racconto, trasmettendo quell’inconfondibile simpatia romana, passione per il suo lavoro, ma anche un profondo senso di sacrificio.
“Ho ambientato il mio spettacolo nella Roma degli anni Novanta, in un’atmosfera un po’ dark, per due motivi. Il primo perché, senza dubbio, stiamo assistendo ad un ritorno di quel periodo in tutte le sue forme, estetiche e artistiche. Poi perché, a mio avviso, sono gli anni che hanno portato uno stravolgimento radicale della società e dei suoi ideali, trasmettendo, soprattutto nelle nuove generazioni, fragilità e impoverimento valoriale, anche nella voglia di amarsi.”.
Uno spettacolo-itinerante, en plein air, molto interessante che coinvolge il pubblico come parte attiva della performance, guidato da una barbona che fa da Cicerone per i sentieri suggestivi del parco in cui, gradualmente, si sviluppano le scene e i personaggi si palesano. Un progetto degno di nota quello del CAFT che è riuscito a mettere insieme l’esperienza di un giovane artista come Simone Leonardi con giovani attori che si affacciano all’incantevole, ma a tratti difficile, mondo del teatro.
“In pochi anni sono riuscito a raggiungere ottimi risultati, l’ultimo la mia vincita al Musical Award 2014, come Miglior Attore Protagonista per “Priscilla, La regina del deserto”. Traguardi sudati, senza alcun aiuto e vissuti anche tra sconfitte e rifiuti per la mia visione non indottrinata di fare teatro. Questo, purtroppo, è un forte limite nella formazione italiana per i nuovi attori. Oggi nell’arte performativa si ha la necessità di ripensarsi, con una visione fresca, con tecniche nuove, ma comunque solide e professionali.”.
Una “ricetta nuova” che Leonardi affronterà nei prossimi mesi nel primo Convegno sulla recitazione organizzato con l’Università La Sapienza e che fa del teatro una vera esperienza multisensoriale.
Eleonora Dafne Arnese
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