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Nov 26, 2012 Attualità, World Wide
Londra
Si sa che per chi fa musica pop Londra rimane un imprescindibile punto di partenza e di arrivo. A Londra ha trovato un riconoscimento anche la giovane carriera di Selah Sue, stage name di Sanne Putseys, ventitreenne musicista, cantante e autrice di origine belga. Bionda, incredibili occhi azzurro ghiaccio, look molto creativo, la ragazza fiamminga in pochi anni ha costruito una carriera fuori dal comune. Ha aperto i concerti di Prince e ispirandosi al sound di Erikah Badu e al reggae di Bob Marley, si è cucita addosso uno stile meticcio, movimentato e sensuale in parti uguali, che ha lasciato il segno prima in Belgio, poi in Francia, in Germania e in ultimo in UK, con una sala d’attesa per gli States. E’ passata velocemente anche dall’Italia, ma pochi se ne sono accorti, troppo presi da Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Gigi D’Alessio e Emma Marrone. Selah ha tra i suoi ingredienti reggae, hip hop, rock elettrico, soul e funk in parti uguali, con improvvise punte di moderno romanticismo, come in Mommy, uno dei suoi pezzi più ascoltati.
Altri suoi successi, che hanno fatto alzare le antenne al pubblico britannico sono: Ragamuffin, This world e Summertime. Abbiamo avuto l’occasione di ascoltarla a Londra in un disco pub vicino a Shoreditch. Entra on stage, con discrezione e con una punta di timidezza. Ha un viso particolare, capelli folti e biondi, occhi magnifici, un corpo snello e nervoso.- Non particolarmente bella, ma arrapante, con eleganza. Inizia a suonare la chitarra, la band la segue. Propone i suoi pezzi, uno via l’altro, con brevi frasi ad intercalare il tutto. Dopo mezz’ora il pubblico è conquistato, Sue cresce con il trascorrere dei minuti.
A nostro parere, diventerà un nome internazionale, meno forte della Winehouse, per esempio, ma meno clamoroso e più duraturo.
Mauro Pecchenino
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