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Feb 13, 2013 Cosa bolle in Pentola
Amare. Remo. Amato. Remato. Amatore.
In 16 caselle esplodono creatività e conoscenze linguistiche, è la “droga” del momento. Si chiama Ruzzle, un gioco molto virale che ha coinvolto già 16 milioni di giocatori nel mondo e che ora, nel Bel Paese, sta spopolando mietendo vittime sul metrò, in autobus, treno e corriera.
La logica è molto semplice e non servono grafiche strabilianti o tempi di apprendimento lunghi: in 30 secondi siamo già operativi e reattivi per un nuovo round.
Con 16 caselle ci ritroviamo quasi 300 parole selezionabili e, unendo i tasselli nelle quattro direzioni, dobbiamo decidere in due minuti le parole possibili e con il maggior punteggio.
Se le caselle hanno dei simboli speciali il punteggio aumenta, raddoppia, triplica fino ad ottenere parole da 100/200 punti secchi. L’obiettivo, semplice ed immediato, consiste nel concludere tre round con il punteggio più alto possibile, l’originalità delle parole non conta.
Di giochi di parole sull’App Store e Google Play ce ne sono sempre stati in abbondanza: la realizzazione è più semplice di un gioco in tre dimensioni, pesano poco e durano tanto in quanto le parole possibili sono, potenzialmente, infinite considerando che il gioco si può praticare anche in altre lingue.
La viralità del gioco, casomai, è da attribuirsi alla possibilità di sfidare/martoriare i nostri amici su Facebook: ex fidanzati, amici, cognati, cugini, colleghe invidiose… tutti diventano buoni per una partita da sei minuti (tre round da due minuti l’uno), se a questo uniamo anche la possibilità di chattare abbiamo il mix perfetto.
La chat, infatti, aggiunge anche la possibilità di conoscere persone nuove (si può sfidare un avversario casuale) e spalanca le porte ai “rimorchiatori”, ragazzi single in cerca di giovani pulzelle con cui condividere, oltre ad una “ruzzolata”, magari anche una pizza e un cinema.
Come si legge da riviste e giornali il gioco ha già creato tantissimi dipendenti, persone che ci giocano in ogni momento libero, rendendolo simulacro di un’interazione vera e propria con persone reali (ma succede con molti giochi, in questo almeno non si perdono soldi).
Se poi facciamo l’acquisto dell’app (2 euro circa) possiamo giocare senza pubblicità e avere una modalità allenamento, in modo da farci i muscoli necessari per affrontare avversari da 600/900 punti a round e sperare, con l’esperienza, di eguagliarli e batterli.
E tutto questo per sedici lettere.
Marco Sberveglieri
marcosb68@gmail.com
happy wheels
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