Flipmagazine Rock en Seine per una pioggia di musica

Rock en Seine per una pioggia di musica

Set 03, 2014 Attualità, World Wide

Parigi

Gli ultimi giorni di questo agosto bizzarro, anche per la capitale francese, sono stati caratterizzati da una kermesse musicale che ha preso vita oltre dieci anni fa. Si chiama Rock en Seine e la pronuncia gioca sul doppio significato di rock sulla Senna e rock in scena. Si svolge in una zona molto bella della Ville Lumière, a sud ovest, nei pressi del Bois de Boulogne, la zona più verde della metropoli e precisamente nel Parc di Saint Cloud, a circa 10 minuti in metro, dal centro pulsante. E’ un appuntamento annuale che dà spazio su più palcoscenici a gruppi e solisti, soprattutto del panorama internazionale indie e ogni anno porta alla ribalta nomi già sulla scena da un po’, ma che magari non hanno avuto ancora la meritata visibilità. La zona è molto bella, lo spazio ampio e accogliente, tutto è ben organizzato, non è un festival alternativo come Glastonbury in UK, ma permette in tre giorni di ascoltare musica interessante e di farsi un’idea su ciò che bolle nel panorama musicale internazionale e in particolare quello indipendente. Un altro pregio del festival è che è comodo al centro città, quindi può esser frequentato anche dai turisti, senza problemi di collegamento.

Quest’anno, come sempre l’offerta è stata stimolante e molto diversificata. A titolo d’esempio citiamo due nomi che i nostri lettori conoscono: Selah Sue e Tinariwen. Poi segnaliamo: Arctic Monkeys, The Prodigy, Blondie (sempreverde), Lana Del Rey, ma soprattutto proposte tutte da scoprire come i francesi Cheveu e Alice Lewis (in realtà molto UK come cultura musicale), fino a Wild Beasts , le danesi Giana Factory (interessanti), fino a quei simpaticoni, scoppiatoni e innocui Die Antwoord, un duo sudafricano che si propone con un’immagine dura e a tratti disturbante, ma sempre coinvolgente.