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Ago 03, 2010 Cosa bolle in Pentola
Riprendiamo il nostro viaggio alla scoperta del lago di Como, ripartendo proprio da dove ci eravamo lasciati: Bellagio. La rinomata località, situata nel punto esatto in cui il Lario si biforca nei due famosi rami, è sede di famosi alberghi a cinque stelle ed eleganti botteghe artigiane, ma molti sono i luoghi che offrono al visitatore totale pace dello spirito, come la Chiesa di San Giacomo, riuscito esempio di arte romanico-lombarda. Se vi trovate in zona non potete proprio evitare una visita alla splendida Villa Serbelloni, che accoglie il visitatore nel suo parco con piante secolari e splendidi roseti. La villa venne fatta costruire nel 1605 dai proprietari del promontorio, gli Sfondrati, e nel 1788 venne acquistata da Alessandro Serbelloni che contribuì ad arricchire sia la costruzione al suo interno, che l’ampio giardino: creò infatti, un parco con alcuni elementi decorativi, tra cui terrazzamenti e grotte, inserendo inoltre numerose nuove specie arboree e floreali. Tra le bellezze di questo parco si possono osservare principalmente cipressi e ulivi che si spingono verso il lago, siepi che modellano i terrazzamenti e le tipiche aiuole, geometricamente disegnate, punteggiate da fiori per lo più scarlatti. Nel 1930 una principessa americana acquistò la villa e nel 1959 la donò alla Fondazione Rockefeller di New York, che la utilizza oggi come centro studi e conferenze. Villa Melzi d’Eril è una conosciuta dimora storica privata, situata sempre nel comune di Bellagio, di proprietà della famiglia Melzi d’Eril e proclamata, con la proprietà circostante, monumento nazionale. Il complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 per Francesco Melzi d’Eril, duca di Lodi. Egli affidò l’incarico all’architetto e decoratore Giocondo Albertolli, di tendenze evidentemente neoclassiche.
Villa Monastero rappresenta oggi sulle sponde del Lago di Como, uno degli esempi più interessanti di residenza in stile eclettico in cui gli interventi succedutisi tra le fine del XIX e l’inizio del XX secolo hanno aggiunto elementi funzionali e decorativi senza distruggere le tracce delle vicende precedenti dell’edificio, così da ottenere una villa con giardino di grande impatto scenografico.
Riprendendo la strada del lungolago, consigliamo di sostare per un lauto pasto da Pippi, trattoria a Faggeto Lario, specializzata in cucina tipica lombarda: polenta, brasato, pesce di lago, pizzoccheri…il tutto accompagnato da abbondante vino rosso della casa. Non uscirete mai così tanto sazi da un altro ristorante… per un prezzo così modico per giunta…
Per chi invece desiderasse un posto più elegante, adatto magari ad una bella cena romantica, consigliamo il Ristorante Belvedere, situato nella bella piazzetta di Torno, inaccessibile in macchina, ma se possibile, raggiungibile tramite l’attracco diretto per le imbarcazioni. Consigliamo di prenotare un posto sull’ampia terrazza, a bordo lago, e di gustare uno dei risotti al persico più buoni di tutta la zona, magari seguito da un secondo piatto sempre a base di tipiche specialità di pesce di lago.
A questo punto del nostro tragitto, ci resta da percorrere poca strada per raggiungere nuovamente il centro della città di Como; prima di ritornare verso casa però vale la pena fare un’ultima escursione dalle sponde del lago, salendo con la funicolare in cima alle colline, fino a raggiungere la località di Brunate, nota soprattutto per la presenza di numerose ville in stile eclettico e liberty, e per i numerosi punti panoramici da cui si può vedere l’intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e perfino gli Appennini. Questa caratteristica ha regalato negli anni a Brunate il nome di “Balcone sulle Alpi”.
Dopo questa panoramica delle bellezze del lago di Como siamo purtroppo pronti a riprendere la via del ritorno, solo, prima di lasciarci, varrebbe la pena dare un ultimo consiglio: se si può scegliere quando visitare la zona del lago, suggeriamo di controllare il calendario e scegliere uno dei diversi periodi in cui, durante la bella stagione, si svolgono le diverse tappe della celebre e alquanto suggestiva regata tra le Lucie, le tipiche piccole imbarcazioni storiche della zona del Lario, che ogni anno, oggi come un tempo, si danno battaglia tra le acque lacustri in un suggestivo insieme di colori: si avrà la sensazione di trovarsi immersi nel tipico stile di festa che caratterizza i palii dell’epoca dei comuni…solo che al posto dei cavalli ritroviamo deliziose imbarcazioni che appartengono alla storia del luogo.
B.P.
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