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Ago 18, 2014 Il Posto dove Andare, Le rubriche di flip
Foto archivio FlipMagazine©
Non finiamo mai di ricordarlo: nelle capitali del mondo, NYC, Londra, Parigi, San Francisco (a Roma vameglio), gli alberghi sono belli, accoglienti e lussuosi solo se vanno dalle 5 stelle in su. Già in alcuni quattro stelle ci sono varie pecche. Quindi, se si vuole viaggiare nel mondo che conta, bisogna considerare l’albergo solo una meta per riposare un po’ e dormire, non certo per far salotto e passare tanto tempo. D’altronde, se si va a New York, perdere tempo a dormire o in hotel è un vero delitto. La grande mela, la città che non dorme mai, ha tante e tali attrattive da relegare l’albergo all’ultimo posto.
In ogni modo, se si vuole spendere il giusto e avere una camera decente, da poche settimane un’insegna storica ha cambiato nome e costituisce una buona proposta. Il Row Hotel, è stato costruito negli anni Trenta del ‘900, da un ottimo architetto Herbert J. Knapp e nel corso degli anni si è chiamato: The Lincoln, The Manhattan e di recente Milford Plaza. Si trova nel cuore di Manhattan, la parte di NYC sempre più interessante e fantasmagorica, nonostante anche Brooklyn sia in positiva trasformazione. Per precisione, sull’Ottava Av, a due passi dalla colorata e incasinata Times Square e a pochi blocks da tutto ciò che desidera il visitatore curioso, compreso Central Park. L’albergo è una costruzione molto newyorchese, con tanti piani e tante camere, alcune standard più modeste, altre più grandi e accoglienti. Si sta bene qui, si entra e esce a qualsiasi ora del giorno e della notte, se si ha bisogno di qualcosa, alla reception sono molto disponibili, anche se parlano quasi tutti solo l’angloamericano. Usciti dalla grande hall, si può consumare il breakfast in centinaia di locali ben attrezzati con ottimi cake, muffin, waffle, ma anche succulenti sandwich e svariate bevande. Se volete pranzare o cenare vi consigliamo, così a caso, un paio di locali, tenendo conto che a NYC ci sono migliaia di posti per mangiare di giorno e di notte, a tutte le ore. Sulla Nona Av. Si trova Napkin Burger, notevoli hamburger di proporzioni gigantesche, come la maggior parte delle portate da questa parte dell’Oceano, un’atmosfera cosy e, tutto sommato, un indirizzo che vale una sosta. Buono anche Blue Smoke & Jazz Standard all’altezza della 27ma, con pesce, carne e ottimo jazz serale. Non dimentichiamo: chi vuole sapere cosa succederà nel mondo nei prossimi due/tre anni deve per forza andare a NYC.
Mauro Pecchenino
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