IL POSTO DOVE ANDARE: Piccolo Arancio, a Roma

Mag 07, 2014 Il Posto dove Andare, Le rubriche di flip

Foto archivio FlipMagazine©

Siamo nel cuore storico della Capitale. A pochi passi di distanza si raggiungono alcuni degli angoli più belli, suggestivi e storici della città. Un nome per tutti la Fontana di Trevi, cercata e visitata dai cittadini di ogni parte del mondo. Un punto di incontro e una gioia per gli occhi che tutto il mondo ci invidia. In un vicolo stretto e tranquillo ha sede, ormai da molti anni, Piccolo Arancio, un ristorante trattoria, curato, elegante e popolare allo stesso tempo.

Frequento questo locale dagli anni in cui lavoravo a Roma, anni in cui un’importante esperienza nel giornalismo e nella comunicazione ha arricchito la mia vita. Era più di un lustro che non tornavo al Piccolo Arancio e con piacere ho trovato la stessa atmosfera e qualità e, come sempre, una bella attenzione al cliente. In sala si muovono con discrezione i due titolari, Mara e Carlo, (coadiuvati da Nina e Matteo) e sono entrambi, per il cliente storico o per il visitatore occasionale, interlocutori piacevoli e gentili. Così come scrivevamo per il locale e l’atmosfera, anche la cucina sa essere raffinata, creativa e popolare insieme. Basti pensare ai tonnarelli cacio e pepe, sulla scia della tradizione romana e poi ai ravioli all’arancia, un primo raffinato, equilibrato, una vera sorpresa. E come non citare, come antipasto, ma anche come side dish accattivante, i carciofi alla giudìa e il fritto misto. E ancora, le numerose proposte di carne e pesce, tutto sempre fresco e ben cucinato. Per finire i dolci, tra i quali spiccano il tiramisù e la millefoglie ai frutti di bosco. Calibrata e ben scelta la carta dei vini. I prezzi, tenendo conto che siamo in uno degli angoli più indimenticabili della più bella città del mondo, sono ragionevoli. Che dire di più? Al Piccolo Arancio si viene per una pausa piacevole, per bere e mangiare bene, senza attentati al portafoglio e, magari, anche per far due chiacchiere, in simpatia, con il sorriso, come si dovrebbe sempre fare nei momenti di sosta, in una trattoria romana.

E a pasto terminato, Roma ci accoglie con le sue bellezze e si può solo esser contenti.

Mauro Pecchenino

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