Ultimo Aggiornamento giovedì 12 Dicembre 2024, 6:06
Nel 1977 Denari è eletto Presidente del Consorzio Tutela Vini dei Colli della Provincia di Pavia, successivamente trasformato in Consorzio di Tutela Vini Doc Oltrepò Pavese. Manterrà la carica per sedici anni. In questo periodo si batte per la tutela dei vini di collina, contro le coltivazioni in pianura. Riscopre il valore della coltivazione del Pinot Nero (uva base per lo spumante classico e varietà di cui l’Oltrepò Pavese è il maggior produttore in Italia. Spinge coraggiosamente lo spumante Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese a sfidare lo Champagne, facendosi, nel contempo, promotore della spumantistica italiana nel Mondo. Diventa anche Presidente dell’As.Co.Vi. Lo, l’Associazione dei Consorzi D. O. C. dei vini lombardi.
Alla testa della sua cantina, La Versa, nel 1975 si fa capofila, insieme ai grandi imprenditori Gancia, Carpenè, Contratto, Ferrari e Antinori, della creazione dell’Istituto Italiano Spumante Classico, che nel 1996, diventerà Istituto Talento Metodo Classico, con l’obiettivo di tutelare lo spumante di qualità, imponendo un chiaro e rigido disciplinare associativo.
Nel 1992 Denari si dimette, volontariamente, dalla carica di presidente del Consorzio. Non intende partecipare alla vita politica. In tal senso rifiuta la proposta della Lega Lombarda di proporlo per un seggio sicuro al Parlamento. Nel novembre 1994 Denari si dimette anche dalla presidenza e dal consiglio d’amministrazione della cantina La Versa, ottenendo attestati di stima dai maggiori esponenti del mondo vitivinicolo italiano e oltre padano. Si ritira dalla vita pubblica e vive gli ultimi anni della sua vita presso il suo Casale che, negli anni, aveva rinominato ‘Casale Denari’. In questo luogo muore il 9 ottobre 2008.
Ho conosciuto e frequentato assiduamente il Duca Denari durante il mio mandato di assessore provinciale, nel corso degli anni Ottanta del Novecento. Ho collaborato con lui nel Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Vini DOC Oltrepò Pavese. Insieme abbiamo partecipato a tantissimi eventi organizzati lungo il territorio italiano, soprattutto per diffondere l’immagine dei vini oltre padani e lombardi e agli interventi durante le rassegne spumantistiche qualificanti. Su sua proposta, mi sono impegnato nell’organizzazione della Prima Rassegna dello Spumante Classico Italiano, una manifestazione che si alternava ogni tre anni nei territori vocati per le uve base, atte ad ottenere lo spumante classico: Oltrepò Pavese, Franciacorta e Trentino Alto Adige. Mi sentivo orgoglioso quando il Duca mi elogiava pubblicamente per aver voluto realizzare il primo ‘schedario vitivinicolo italiano’ e per lo studio delle prime ‘zonazioni’ che costruivano le zone vocate per l’allevamento dei vitigni giusti e adeguati ai particolari territori. Conservo gelosamente anche le lettere di incitamento che, in tal senso, mi inviava periodicamente.
La vicenda umana e professionale del Duca è stata ricostruita da Fabrizio Bernini e Luciano Merlini nella pubblicazione ‘Duca mi dica, vita di un oltre padano illustre Antonio Giuseppe Denari’, stampato da Press Up. Gli autori, sullo sfondo di una ricca documentazione storica e di una copiosa rassegna stampa, innestano gli aneddoti e le testimonianze dirette del Duca, restituendoci una biografia lunga e complessa. Dagli anni della formazione, dove troviamo un giovane vivace e curioso, all’azione politica attuata in prima persona in difesa della proprietà agraria, fino alle battaglie per la valorizzazione della produzione vitivinicola e spumantistica.
L’8 novembre, alla manifestazione ‘Golosaria 2009’, la kermesse ideata da Paolo Massobrio, dedicata all’artigianato del gusto italiano, svoltasi presso il Grand Hotel & Convention Center Melià di Milano, è stato assegnato al “Duca Antonio Denari, imprenditore vinicolo e presidente della Cantina La Versa, del Consorzio di tutela e fautore dell’Istituto Italiano Metodo Classico”, il premio intitolato a Girolamo Conforto, il medico bresciano che per primo scrisse, nel 1570, un libro sulle tecniche di produzione e sulle caratteristiche di consumo dei vini ottenuti con la rifermentazione e effervescenti naturali.
Penso che sia giusto ricordare oggi il continuo impegno, la forte passione, l’intenso lavoro di un personaggio di alto livello come è stato il Duca Denari. Un uomo che è riuscito con successo a rilanciare, sviluppare e qualificare il vino, a livello italiano ed internazionale, uno dei principali prodotti di eccellenza e simbolo indiscusso dell’immagine italiana nel mondo.
Carlo Bolognesi
Sociologo
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