Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Lug 15, 2012 Attualità, Italia
Dal film Ladri di biciclette di Vittorio De Sica
Più sano e sorridente, meno stressato, ma soprattutto più green e con meno spese da pagare. Sono queste le caratteristiche di chi sceglie di muoversi in bici. Ebbene, dal secondo dopoguerra, con il boom economico e l’era dell’auto, pare che sia giunta l’ora della rivalsa per la bicicletta.
Oggi spostarsi con le due ruote è cool. Ma oltre che essere un fenomeno alla moda, sembra essere diventato una vera necessità e le ragioni sono molteplici.
Senza dubbio, andare in bicicletta fa bene alla salute, individuale e collettiva insieme. Pedalando non si inquina e ci si sente più in forma. Ma l’effetto positivo non è solo fisico, ma anche psicologico. Questa attività, infatti, contribuisce alla liberazione di endorfine nel nostro cervello che rafforzano il buonumore e l’autostima. Andare in bici fa bene alla salute, sì, ma anche al portafoglio e chi se ne frega di rincari della benzina, assicurazione, bollo e tagliandi vari. Insomma, pare proprio che il futuro sia a pedali, soprattutto per le brevi distanze. Peccato però che – come al solito – la ciclomania si diffonda senza limiti negli altri Paesi europei e invece l’Italia rimanga in coda.
Le città italiane (a parte Modena, Padova e Reggio Emilia) sono ancora poco attrezzate e strutturate per permettere la viabilità ciclistica. I percorsi per le due ruote sono decisamente marginali e sacrificati rispetto allo spazio destinato all’automobile. La bici è ancora considerata un “intralcio” alla circolazione delle auto e per questa ragione, ancora molti italiani non pensano sia una valida alternativa per spostarsi, in quanto ritenuta scomoda e insicura. Per quanto, infatti, la tendenza stia cambiando anche nello Stivale con l’aumento di piste ciclabili e servizi di bike sharing, la trasformazione deve essere più mentale e di filosofia di vita.
Amministrazioni più lungimiranti dovrebbero incrementare le infrastrutture dedicate alle due ruote. Più regole e servizi aiuterebbero i centri urbani ad essere più vivibili, silenziosi e meno inquinati e le persone, studenti e nonni, impiegati e dirigenti, tardo hippies ed elegantoni supertrendy, imparerebbero che la bici è un alleato della salute e della libertà, non un nemico.
Della serie: vuoi un futuro migliore? Pedala!
Eleonora Dafne Arnese
happy wheelsApr 03, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Lug 24, 2023 0
Ago 31, 2022 0
Giu 02, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0
Mag 28, 2023 0