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Giu 04, 2013 Terza Pagina
Pamela Villoresi, fotografia Ufficio Stampa NCMedia
“Una coppia. Un uomo e una donna. Due adulti inadeguati alle regole della vita e dello stare insieme. Uno spettacolo amaro, che racconta le vicende di Alessia e Giorgio. Una rappresentazione che, con un pizzico di humour, mette in scena la vita di una coppia come tante ormai, che si è separata e che mi ha fatto tornare in mente avventure e meschinerie del mio passato”. Così esordisce Pamela Villoresi nella sua intervista con FlipMagazine, parlandoci del suo ultimo spettacolo teatrale “Partita a due”, in calendario al Teatro Manzoni di Roma.
L’attrice italiana, pluripremiata durante la sua carriera, dopo la sua recente esperienza cinematografica in La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino che definisce un “giovane regista dalla grande mano artistica”, ritorna nel suo habitat naturale, le quinte teatrali, cimentandosi nello studio del personaggio di Alessia, la protagonista.
“Mi sono ispirata alla Valentina di Guido Crepax – ci racconta – un modello di donna conosciuto da molti, che fa muovere un senso di turbolenza interiore. Alessia è una donna di una certa età, ma ancora avvenente e sensuale, che gioca con il suo corpo maturo”.
Pamela Villoresi, durante la chiacchierata, riesce a trasmetterci la passione per il suo lavoro e l’impegno che investe in numerosi laboratori, per formare giovani attori. “Siamo in un Paese vecchio – aggiunge – in cui non vi è ricambio in alcun settore, tantomeno nel teatro che oggi, più che mai, vive una crisi profonda. Ho ideato Divinamente Roma e, poi, mi sono cimentata in Divinamente New York e, con questa mia avventura, ho colto le diversità del mondo del teatro estero, rispetto all’Italia. Compagnie teatrali, con direttori giovanissimi, presentano performance nuove, frutto di ricerca, di innovazione e sperimentazione, aspetti che nel nostro Paese, nonostante ci siano competenze e voglia di fare, vengono penalizzati da negligenze e investimenti minimi”.
Un’artista autentica, dunque, che, dopo più di quaranta anni di professione alle spalle e grandi nomi del cinema e del teatro che hanno costellato il suo cammino, oggi continua a mettersi in gioco con nuove sfide, “per non ripetersi” ci confessa, affiancando compagnie teatrali emergenti e creando sinergie intense tra la sua competenza e gli stimoli nuovi di giovani artisti che, con sforzi indescrivibili, continuano a sperimentare.
Eleonora Dafne Arnese
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