NO!: Umberto Veronesi e il digiuno

Giu 04, 2013 Le rubriche di flip, No!

Si sa, le diete sono da molti anni una moda e una necessità. Stare in forma è un diktat di questa società che troppo spesso cura e insegue la forma fisica, trascurando quella mentale. Anche nelle librerie e sul web si sprecano  libri e articoli che trattano, in maniera più o meno originale e ahinoi fantasiosa, l’argomento.

In realtà, fare attenzione all’alimentazione è un fatto molto serio che riguarda la salute, in primo luogo. Quindi più i libri e i consigli vengono da medici, dietologi ed esperti di alimentazione, meglio è per tutti. Avere un peso giusto, nutrirsi di cibi sani e non troppo elaborati è il sogno di ognuno di noi. Poi la forma fisica dovrebbe essere una conseguenza naturale. Il più delle volte, invece, si parte dal desiderio della forma fisica per decidere di smettere di mangiare schifezze. In questo clima di voglia di esser snelli e stare bene è stato accolto con grandi aspettative il libro di Umberto Veronesi,   “La dieta del digiuno”, uscito di recente da  Mondadori, curato da Maria Giovanna Luini e Lucilla Titta.

In realtà il risultato del lavoro delude molto. Da un luminare come Veronesi ci si aspettavano consigli pratici, utili, sostanziali, definitivi. Invece il libro sembra un instant book di materiale già visto e letto. L’oncologo ci racconta che è vegetariano, che non mangia carne da molti anni, che mangia pochissimo e che pratica giorni e ore dedicate al digiuno, consumando al massimo un caffè macchiato o uno yoghurt. Tutto qui. Il resto è costituito da ricette inutili, divagazioni delle quali si può far a meno. Nessun consiglio particolare e , fatto più grave, nulla di nuovo e applicativo.

Chantal Fortini

cfortini@libero.it

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