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Feb 17, 2014 Terza Pagina
Monica Vitti (Getty Images)
Da sempre il nostro giornale scrive di attori, scrittori, uomini e donne che si distinguono per la propria creatività. Ogni tanto, ci piace ricordare chi ha raggiunto le vette del risultato e poi ha dovuto lasciare per cause esterne. In un Paese, di memoria corta e volgare come il nostro, si parla poco, troppo poco di una regina delle scene, un numero uno senza rivali, Monica Vitti. Lei, all’anagrafe Marisa Ceciarelli, è stata l’unica attrice italiana a teatro, al cinema, in televisione, che ha saputo alternare e mescolare il registro comico e drammatico, senza mai strafare, senza andare sopra le righe, senza gigioneggiare. Anzi, il suo lavoro di sottrazione nell’affrontare i vari personaggi della sua lunga carriera è esemplare. Da alcuni anni è molto malata ed è stata costretta a ritirarsi dalle scene, ma il suo sorriso, la sua recitazione apparentemente svagata o a volte molto interiore, deve rimanere nel cuore di ogni italiano di buona volontà. Crediamo che Monica non abbia mai avuto rivali tra le attrici italiane e non solo della sua generazione (spesso eccessive nel corpo e nello stile) e che anche in questi ultimi anni nessuno regga il paragone con la sua classe. E poi non dimentichiamolo Monica è sempre stata bella di una bellezza non legata alle mode e alle epoche. Una sua battuta sapeva graffiare e spiazzare, un suo primo piano si incideva nella mente. Un’artista che non si può dimenticare, va vista e rivista, anche nei suoi lavori meno riusciti. Da L’Avventura a Teresa la ladra, per citare due film, a caso.
Chantal Fortini
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