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MITO è amore per la buona musica
Fotografia fornita dall’Ufficio Stampa MITO Settembre Musica
Dopo lo stop estivo, rientrare in città e riprendere la propria routine, sembra quasi non pesare grazie alle piacevoli temperature che persistono e ancora tante iniziative culturali da vivere e condividere. Ad esempio, in pieno fervore in questi giorni, è il Festival MITO Settembre Musica. Le città di Milano e Torino, ancora una volta, accendono i riflettori su un palcoscenico ideale – quest’anno anche ecosostenibile – che ormai da molti anni è diventato punto di riferimento importante, con un calendario ricco di appuntamenti (gratuiti o con prezzi accessibili) che propongono un excursus su differenti generi musicali che spaziano dalla musica classica al jazz, rock, fino ad arrivare all’indie pop e elettronica. Così in varie venue, canoniche e non, si alternano nomi italiani e stranieri, con anche qualche chicca di artisti emergenti, per la prima volta in Italia.
Così, dopo la grande serata inaugurale, a Milano, nei primi giorni del festival, si sono susseguiti artisti come Enrico Zanisi, giovane pianista compositore, vincitore al Top Jazz 2012 come nuovo talento, gli Oblivion che con il loro “OtHello, l’H è muta”, propongono la tragedia classica – a metà tra Shakespeare e Verdi – ricca di inaspettate evoluzioni, frutto di contaminazioni comiche e contemporanee. Gli eventi di musica classica dominano nella proposta di MITO, come ad esempio (per citarne qualcuno) l’esibizione dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, diretta da Yuri Temirkanov oppure del compositore italiano Luis Bacalov, famoso per le sue colonne sonore cinematografiche. Ma ricerca e innovazione sono gli altri punti di forza del Festival. Alla Fabbrica del Vapore le note si fanno elettroniche con il dj set dell’americano Kyle Hall, la performance di Koreless, moniker di Lewis Roberts, giovane producer di Glasgow e il trio irlandese, MMoths.
Teatri, piazze, musei e cortili vibrano con il sound di MITO Settembre Musica che catalizza un pubblico decisamente variegato, ma con dettaglio in comune: l’amore per la buona musica.
Eleonora Dafne Arnese
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