Flipmagazine Michel Petrucciani: l’indimenticabile Gigante

Michel Petrucciani: l’indimenticabile Gigante

Gen 07, 2014 Attualità, World Wide

Londra

Nella capitale del Regno Unito, reduce da feste natalizie molto sobrie, è un nome cult ed è facile, qui, trovarsi in un locale o in un negozio di abbigliamento o qualsivoglia tipo di merce e ascoltare il suo tocco magico, di sottofondo. Lui è Michel Petrucciani, nato nel sud della Francia da una famiglia di origine italiana e da un padre ottimo chitarrista jazz. Sin da bimbo, soffriva della sindrome delle ossa di cristallo, che lo faceva soffrire in maniera atroce e gli impediva di crescere. Aveva la musica nel DNA e si è dedicato fin da subito a suonare la batteria e il piano, diventando uno dei pianisti jazz più famosi nel mondo e ormai un nome indimenticabile, nel panorama musicale di tutti i tempi. Ha collaborato con i più grandi, ha fatto esauriti per mesi negli spazi più cool di Parigi, Bruxelles, Berlino, Amsterdam, Madrid, Roma, oltre a Londra e a New York che l’ha particolarmente venerato, con concerti storici, come quelli del Village Vanguard. Un concerto di Petrucciani è sempre un’emozione inenarrabile: una padronanza assoluta della tastiera, una musicalità che spazia tra più stili e fusion, un senso del ritmo innato e una conoscenza della musica tanto forte che lo fa passare, da Besame mucho a Miles Davis, a Dizzie Gillespie, senza dimenticare Mozart e Chopin. Un genio, un gigante, seduto al suo piano, concentrato, con il volto stravolto da smorfie di piacere per la sua musica, per il suo strumento. Un uomo che non era riuscito a superare il metro di altezza ed è un colosso della scena, un sottofondo ideale, una colonna sonora della vita, dal locale di Londra, al ristorante di Parigi, alla dance hall di New York, al momento di intimità, in una stanza del mondo, per chi fa all’amore. Petrucciani, anche compositore, è il tutto della musica free e non, il genio che solo ogni tanto viene al mondo e, purtroppo, ci lascia appena trentasettenne.