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Set 26, 2011 Cosa bolle in Pentola
Molti credono che camminare sia un esercizio fisico adatto ai nonni, niente di più sbagliato.
Stiamo parlando di camminare con un buon ritmo senza pause.
La maggior parte degli americani che per anni si sono cimentati in sport dinamici come la ginnastica aerobica, o il jogging, ora sono passati da una velocitàdi Formula 1 a una velocità, più sicura, di crociera.
Da recenti studi, è infatti emerso, che camminare offre gli stessi benefici cardiovascolari della corsa e non solo, può essere praticato da tutti, in special modo da coloro che sono in sovrappeso.
Limita i rischi di incidenti muscolo-tendinei, tipici di chi corre, abbassa la pressione, ed il colesterolo “cattivo”, aumentando il colesterolo “buono”, contrasta l‘osteoporosi e, aiuta il controllo del peso, dando una sferzata al metabolismo e ai centri della fame: vengono infatti bruciate 300400 calorie in un’ora di camminata.
Per le persone depresse è un toccasana: durante la camminata aerobica vengono prodotte dall’ organismo le endorfine, sostanze chimiche presenti nel cervello, che migliorano il tono umorale. Quest’ultime, generano infatti,una sensazione di benessere, liberandoci dallo stress e dall’eccesso di cortisolo, ormone che ne è responsabile.
Molti manager, iniziano la loro giornata, con l’attività aerobica proprio per scaricare cortisolo e produrre GH ed endorfine, che danno lucidità nel ragionamento, memoria rapida, bilanciando così lo stress da carico di lavoro.
Evitiamo comunque di camminare troppo velocemente perche affaticarci eccessivamente produce radicali liberi ed invecchiamento precoce. Una maggior velocità aiuta a consumare una percentuale superiore di carboidrati. Si bruciano più calorie ma ciò innesca delle reazioni nell’organismo, che portano all’aumento dell’appetito e di conseguenza a mangiare di più.
Passeggiando, non sollecitiamo solo gli arti inferiori, ma anche i muscoli addominali, che stabilizzano il tronco, le spalle e i muscoli dorsali, tonificando tutto il corpo.
Va ricordato, che l’attività fisica, soprattutto se è di tipo aerobico, svolge un ruolo altrettanto importante di quello dell’alimentazione, perché se fatta regolarmente (almeno 3,4 giorni la settimana per 45-60 minuti ogni volta) favorisce soprattutto la perdita di massa grassa, e il risparmio di quella magra che invece è perduta in quantità notevolmente superiore, se si segue soltanto una dieta ipocalorica.
Possiamo quindi affermare, che camminare fa bene e aiuta a perdere peso. Se l’obiettivo è quello di dimagrire in maniera graduale sicuramente è da preferire alla corsa.
Carla Aghito
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