Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Gen 13, 2010 Attualità, Italia
Non sono passati neppure 10 anni da quel maledetto 11 settembre del 2001, quando inesorabilmente nelle nostre vite qualcosa è cambiato in maniera profonda, radicale e per certi versi rivoluzionaria. È nata la consapevolezza di dover convivere, nostro malgrado, con la paura di attacchi terroristici.
Nei primissimi anni che seguirono l’attacco alle Torri Gemelle da parte di Al Qaeda, capeggiata da Bin Laden ( sarà ancora vivo e nel caso lo fosse, dove si trova? ), tutti erano profondamente scossi e consapevoli che il terrorismo avrebbe continuato a farsi sentire nelle nostre vite protagoniste di questa società moderna.
A quasi 10 anni e con qualche avvenimento in più, come: la Guerra in Iraq, La Guerra in Afghanistan, la caduta di Saddam Hussein nel Golfo Persico e la cacciata dei talebani da Kabul, il nemico e ricercato numero 1, lo spauracchio Bin Laden è ancora latitante.
Ma la sua organizzazione terroristica Al Qaeda, continua a vivere e, soprattutto, a reclutare nuove leve da addestrare e portare al “martirio” contro gli infedeli.
Sembrava si fosse aperta in questi ultimi anni, una nuova fase, lontana anni luce dal periodo post- Twin Towers e quindi più serena, quasi facendo dimenticare il pericolo terrorismo.
Invece il 26 dicembre, molte cose e fatti si sono ripetuti.
Lo stesso padre del giovane kamikaze aveva denunciato il figlio alle autorità americane, poco tempo prima, sul pericolo di un possibile avvicinamento del giovane agli ambienti più estremisti del fondamentalismo islamico.
Per fortuna dei 278 passeggeri a bordo, l’ordigno che avrebbe dovuto attivare non ha funzionato e l’attentatore nigeriano è stato bloccato dagli altri passeggeri , mettendoci una pezza.
Lo studente ha confermato agli investigatori di aver partecipato agli addestramenti militari che avvengono negli appositi campi organizzati dall’organizzazione terroristica.
Poi, il 29 dicembre, partendo dall’aeroporto di Malpensa intorno alle 14,00 noto un movimento continuo di forze dell’ordine all’interno dell’hub varesino.
Una sensazione vissuta da cronista e in prima linea, con la tensione palpabile e la paura che ti lascia completamente impietrito. Alcune aree sono off limits e transennate dalle forze dell’ordine, che cercano di non far trapelare nulla che possa provocare il panico in un aeroporto affollato di passeggeri.
Un getto d’acqua fortissimo sparato da un artificiere , denominata cannonata d’acqua, che serve a neutralizzare l’oggetto, ha portato le forze dell’ordine a comprendere come non si trattasse, per fortuna, di un ordigno.
Tutto è tornato presto alla normalità e molti passeggeri quasi non si sono accorti di ciò che stava accadendo in quei drammatici momenti, ma per chi ha compreso da subito il potenziale pericolo e lo ha vissuto in prima persona, quegli istanti, quei fotogrammi di vita sono sembrati interminabili, da brivido di morte lungo la schiena.
All’annuncio ufficiale del cessato allarme, abbiamo tirato un sospiro di sollievo.
Questi episodi devono riportare tutti al periodo di massima allerta post 11 settembre.
Davanti al dramma del terrorismo internazionale, non bisogna mai abbassare la guardia, ora più che mai. Attenzione, lo gridiamo con forza da queste colonne !
Alfonso della Mura
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