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L’Università eCampus ha messo a punto un intenso e innovativo progetto internazionale, in lingua inglese, che la porterà a diffondere il proprio metodo didattico in varie parti del mondo, in via di sviluppo e che hanno un’ottima connessione e capacità di utilizzo della Rete, dalla Turchia alla Nigeria, solo per fare un esempio.
L’università eCampus (www.uniecampus.it) vede la luce otto anni fa a Novedrate in provincia di Como, in un ex complesso IBM dove è nato un campus che permette a studenti e docenti di lavorare e soggiornare, con a disposizione numerose camere, un ristorante e un bar. In pochi anni eCampus si è dimostrata una valida macchina da guerra, che ha visto aumentare pressoché costantemente i propri iscritti. Il metodo dell’Università ha una base molto solida, creata all’interno e formata da una serie di lezioni on line, con un supporto altrettanto importante di lezioni video, oltre ad alcuni Seminari frontali e gli Esami, da tutti sostenuti vis à vis. Anche la scelta dei corsi di Laurea è molto ampia e diversificata. Lo spirito del gruppo che ha dato vita a questa realtà, aveva già creato l’esclusivo successo del CEPU e tende sempre alla crescita, come sostiene il direttore generale Alfonso Lovito: ”La nostra filosofia è di aver sempre presente il concetto di spazi infiniti, quindi guardiamo al futuro con la consapevolezza dell’espansione, in Italia e nel mondo”.
Già in Italia, eCampus oltre alla sede principale in Lombardia, ha sedi a Roma, Bari, Messina e per il futuro si pensa a Torino, Padova, Palermo.
Il progetto internazionale prevede un grande lavoro di cooperazione con i Paesi emergenti, partendo da un lavoro interno molto capillare e articolato, sostenuto da una forte sezione commerciale interna che ha portato eCampus , come afferma il suo fondatore , già deus ex machina del CEPU e di molte altre iniziative, Francesco Polidori: “Noi abbiamo sempre pensato ad una Università Azienda che deve essere seria, autorevole, efficace per portare i nostri studenti nel mondo del lavoro, imparando, studiando ed esercitandosi, in una comunità che sa come erogare i propri servizi”.
E proprio per rendere ancora più pratico il concetto di impresa (anche famigliare) a orchestrare il progetto internazionale c’è il figlio Pietro Polidori, affiancato, tra gli altri, da: Giovanni Raspino, Riccardo Botteri, Paolo Mezzina, con il logico coinvolgimento del Rettore dell’Ateneo Carlo Maria Bartolini.
Un progetto interessante e innovativo per proiettare il far didattica made in Italy, nel mondo.
Mauro Pecchenino
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