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Lindbergh tra moda e finzione
Ormai le Notti Bianche, da qualche anno, sembrano essere diventate davvero una moda da nord a sud. Gente di tutte le età si riversa in strade e piazze e vive l’appuntamento sotto le stelle tra folklore e cultura. Ovviamente però, nelle città più glamour dello Stivale, le fantomatiche notti bianche vengono “vestite” dalla testata più conosciuta al mondo del fashion system: Vogue.
Così la Vogue Fashion’s night out ha aperto le danze a Milano, la scorsa settimana, con negozi aperti e vetrine illuminate fino a notte fonda, limited edition in vendita, musica e appuntamenti un po’ più esclusivi con artisti e stilisti che spesso (e fortunatamente!) sfuggono ai più.
E’ questo il caso dell’inaugurazione della mostra di Peter Lindbergh nella fascinosa e concettuale Galleria Sozzani. L’interessante retrospettiva presentata sul fotografo e cineasta tedesco si suddivide in due sezioni. Know-Images of Women scorre una selezione di quaranta scatti iconici e suggestivi in cui i soggetti sono donne splendide, le stesse protagoniste delle passerelle dei marchi di moda più famosi al mondo ma che il suo obiettivo immortala in contesti semplici e in atteggiamenti naturali, tutt’altro che plastici e studiati. Nulla però è lasciato al caso e la sua creatività, sin dai suoi esordi sulla scena internazionale della fotografia di moda si distingue perché frutto di “una combinazione di idee, sensazioni ed emozioni che ‘rinascono’ dalle nostre esperienze e prospettive”. L’altra sezione, invece, The Unknown è un percorso visivo senza ordine né cronologia e mette in scena scatti di vita quotidiana con elementi a tratti sconcertanti e un pizzico surreali. In effetti, Peter Lindbergh con questo progetto presenta frammenti di realtà quotidiane colme di enigmi, eventi imprevedibili e rischi e svelano angosce e paure profonde della società contemporanea.
L’affascinate personale sull’autore, tra luci e spettacolarizzazioni un po’ hollywoodiane, buio e semplicità, ipnotizza gli astanti che si avvicinano al suo codice visivo con curiosità.
Non lasciatevi intimidire dall’aspetto un po’ posh della location e vivetevi l’interessante mostra aperta al pubblico, fino al prossimo 4 Novembre.
Eleonora Dafne Arnese
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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