Flipmagazine L’autore del brivido, Hitchcock nei film della Universal Pictures

L’autore del brivido, Hitchcock nei film della Universal Pictures

Set 09, 2013 Terza Pagina

Geniale sperimentatore di linguaggi visivi, maestro ineguagliabile della messa in scena, manipolatore delle apparenze, sostenitore indiscusso della forza magica delle immagini, regista e produttore del brivido per eccellenza. Stiamo parlando di una delle più importanti personalità della storia del cinema, Sir Alfred Joseph Hitchcock. La sua singolare capacità di mescolare brivido, suspence, ironia per creare messe in scena sperimentali, gli ha concesso di essere tutt’oggi considerato una delle icone cinematografiche più significative della nostra storia. Il suo percorso d’immagine è possibile ripercorrerlo nella mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano, nelle sale del Palazzo Reale, “Alfred Hitchcock nei film della Universal Pictures”.

La sua prestigiosa arte permette di indagare linguaggi non solo cinematografici ma anche fotografici e musicali, questo risulta infatti essere una delle sue più grandi forze. La mostra mette in rassegna i tratti più caratteristici del suo cinema. Le sale espositive raccolgono tutto il mistero ormai svelato del grande lavoro pionieristico di Hitchock, attraverso un’iniziale cronologia di tutti i suoi capolavori, per poi mostrare, sala per sala, le settanta fotografie e i contenuti speciali firmati Universal Pictures, la celebre casa di produzione che gli ha concesso di mettere in scena il suo originale stile di montaggio nei suoi film dal 1940 al 1976. La sua grandezza sta nel pensare visivamente senza far ricorso alle parole: questo ha dato vita a capolavori indimenticabile e unici come “Psyco”, “La finestra sul cortile”, “Gli uccelli”, “La donna che visse due volte”, “Vertigo” e molti altri. Ad accompagnare il visitatore nell’esposizione è il critico cinematografico Gianni Canova che, con una serie di video analizza le principali opere del regista britannico. Alcune parti della mostra sono rivolte ad evidenziare i tratti più identificativi del suo estro: la colonna sonora diventa parte integrante e fondamentale nell’attesa del colpo di scena hitchcockiano, così come le sue apparizioni costanti nelle proiezioni diventano una firma della sua poetica. Girare un film per lui significa, innanzitutto, girare una storia.