Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Ago 03, 2011 Cosa bolle in Pentola
Nel moderno universo di Internet, tra le galassie di social network e la crescente – e artificiosa – necessità di comunicare a tutti costi, è anche possibile trovare piccole oasi in cui la parola d’ordine è invece più specificamente “cultura”. Basta cercare. E’ il caso di RossoVenexiano, associazione culturale multimediale creata nel 2006 con l’intento di riunire in un “luogo” comune appassionati di letteratura, musica e arte. Da cosa nasce cosa, e il semplice blog diventa via via sempre più frequentato e rinomato presso la comunità della rete: i contest di fotografia e di scrittura diventano sempre più rilevanti (è ormai consolidata la tradizione di pubblicare annualmente una raccolta cartacea dei migliori testi scritti dagli autori del micro mondo di R.V.), e si arriva nel 2008 al grande passo di far diventare RossoVenexiano un’associazione culturale legalmente riconosciuta. Il volo è spiccato definitivamente con il passaggio dalla forma di blog a quella di sito internet vero e proprio, completo di una parte internazionale in cui è possibile trovare dei testi selezionati tradotti in diverse lingue.
Di tutto questo abbiamo parlato con Manuela Verbasi, fondatrice, mente e cuore di RossoVenexiano.
“Rosso Venexiano”: quali sono la storia e il significato del nome?
Il colore rosso è il mio colore preferito, e “venexiano” perché identifica esattamente il colore che vorrei rappresentasse un sito vissuto da gente sanguigna, vitale, lontana dalla “mosceria” che per me è rappresentata dal colore beige.
C’è stata una continuità nella storia di RV, oppure si sono avuti sviluppi non previsti in partenza (sia positivi che negativi)?
La mia troppa apertura e fiducia verso il prossimo, ha reso inizialmente molto duro lo sviluppo della realtà che è oggi Rosso Venexiano. Ero convinta che le persone pur se conosciute virtualmente, fossero normali… mentre non è così, e ne ho prova continua. Conto sulle dita di una mano, il numero di persone che collaborano per passione, come faccio io, e non per interesse personale.
Rosso Venexiano nel 2011: è divenuto ciò che si sperava, o è oggi qualcosa di diverso (sia in meglio che in peggio)?
Ritengo siamo a buon punto, anche se non essendo statico il sito, ma un porto, dove attraccano le navi creando scompiglio, decidendo di fermarsi anni o minuti, quindi impossibile dire se è stato o meno raggiunto l’obiettivo sperato. Lavoriamo, non ci fermiamo.
Quale può essere al giorno d’oggi il ruolo di un “centro di gravitazione culturale” quale Rosso Venexiano?
Suppongo, per come lo vedo, sia un luogo molto reale nel virtuale, di fare assieme o individualmente, un percorso culturale che spesso porta a migliorarsi nella scrittura. La grande vittoria sarebbe riuscire a migliorare come esseri umani, ma non sempre è possibile.
Si può dire che RV abbia degli obiettivi, nel medio e lungo termine? Se sì quali?
Dare un senso alle ore passate in rete, non creare mostri dicendo a tutti che sono molto meglio di Leopardi e Merini, restare coi piedi per terra, anche se capaci di sognare e fantasticare grazie alla scrittura. Credo molto nel fare più che nel dire e il mio fare continuo annienta il dire quando questo non ha sostanza. Il mio personale obiettivo, dopo i primi due anni di delusioni avute da chi collaborava nella redazione, era dimostrare che si deve lavorare molto per raggiungere un risultato. In questo senso, sono riuscita. Molti hanno aperto collettivi copia di rossovenexiano.com, copiato in tutto e per tutto… ma non basta copiare le idee, bisogna poi lavorare e tanto, e avere altre idee da farsi copiare… noi le abbiamo. E non è finita qui.
Enrico De Zottis
happy wheels
Feb 09, 2016 0
Ott 06, 2015 0
Set 25, 2015 0
Set 17, 2015 0