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La natura sposa le bollicine e arriva Ca’ del Bosco
A pochi chilometri dal tran tran milanese, dei grigi palazzoni e del fracasso di strade e metropolitane, se ci si vuole concedere un pomeriggio di cultura del territorio, di buoni prodotti gastronomici e di grandi vini, senza dubbio la Franciacorta rimane una meta d’elezione.
Colori, profumi, piacevoli suoni della natura e paesaggi che hanno come filo conduttore la divina pianta della vite. La zona, ricca ormai di numerose cantine, è, ad oggi, una delle più produttive e rinomate a livello mondiale per la coltivazione di alcune tipologie di vitigni: Chardonnay, Pinot nero e Pinot bianco, la cui sapiente miscela ha originato le nobili bollicine del Franciacorta DOCG.
Una delle cantine più note e affermate di questo territorio, pioniera nella sperimentazione e nella ricerca, che ha trasformato la produzione di vino in vocazione e arte è Ca’ del Bosco. Tra aceri e castagni, questa straordinaria cantina, sin dagli anni Sessanta, ha vissuto una costante ascesa di qualità e fama insieme, grazie alla passione e ambizione del suo fondatore, l’enologo italiano Maurizio Zanella. E’ con il suo arrivo che l’azienda, a fine anni ’60, inizia il suo “rinascimento enologico”. Noi di Flipmagazine abbiamo visitato questa affascinante azienda.
Un piacevole percorso che, tra alberi secolari e viti, tra il profumo del mosto, il fresco pungente delle cantine con migliaia di botti e bottiglie e la degustazione finale di vini eccelsi come il Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi (per citarne uno fra tutti), trasmette ai visitatori la dedizione e la passione per questo lavoro.
Ca’ del Bosco, una tappa imperdibile per gli eno-appassionati e non solo. Un’azienda 100% Made in Italy che ci rende fieri di essere italiani.
Eleonora Dafne Arnese
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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