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Apr 22, 2017 Attualità, World Wide
Parigi
La Francia scossa e ferita più volte da un terrorismo parcellizzato, inesauribile e potente, affronta le elezioni con una manciata di candidati, che equivale a coloro che da alcuni anni propone l’Italia e cioè la nullità fatta politico
Sono ormai una ventina d’anni che in Francia non si trova un politico che sappia almeno fare il minimo sindacale: non far danni, non dimenticarsi del proprio ruolo, fare qualche riforma, non vivere isolato, non mettersi troppo le mani in tasca.
Lo ripetiamo, sono cose banali, ma non lo sono per la schifezza della politica attuale, che al massimo sa produrre i Trump e simili, gente che esauriti i loro maneggi più o meno imprenditoriali, cambia mercato.
Nel frattempo, i socialisti e parte della sinistra sono spariti, l’inutile Hollande si è tolto di mezzo e, oggi, i candidati sono più o meno, almeno in parte, gente fuori dal cosiddetto establishment.
Vediamo le nullità principali di questa tornata che va al primo turno a cui seguirà il ballottaggio di rito.
Mélenchon, dopo vari incarichi ufficiali, circa otto anni fa ha fondato il partito della sinistra: E’ forse l’unico con una base culturale discreta, anche se grigissimo e fumoso.
Fillon è un ex primo ministro del governo Sarkozy, quindi nulla di nulla, soliti maneggi della categoria, intrallazzi e incarichi dati a vanvera.
Le Pen, unica donna, populista di estrema destra, tutta proclami e pochi fatti, una miscela di Trump e Salvini, una generalessa con poca concretezza ed esperienza reale.
Macron, il più giovane, anche se ha un’aria e un eloquio molto noiosi, ha fondato da poco un suo partito in bilico tra il centro e una sinistra sbiadita, dopo esser stato di recente il Ministro dell’economia.
Hamon sembra il più debole dei cinque, è un socialista sopravvissuto allo sfacelo del suo partito. Una figura anonima, senza luce e programmi
Chi vincerà? Difficile fare pronostici: I sondaggisti sparano cifre a cazzo, come al solito e i risultati veri si vedono dopo.
La Francia è sempre stato un Paese tendente a destra, con una sinistra gaté e capricciosa. Ma ora destra e sinistra sono solo sinonimo di casino a buon mercato.
La cronaca ci darà la risposta corretta.
Mauro Pecchenino
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