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Gen 31, 2012 Attualità, Italia
Il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, fino al prossimo 14 Febbraio, accoglie un’insolita mostra che celebra i 25 anni di attività della Pixar, la più importante casa di produzione cinematografica specializzata in “computer generated imagery”, ossia la realizzazione di cortometraggi e lungometraggi digitali sviluppati con software e tecnologie grafiche innovative.
E’ difficile immaginare cosa aspettarsi da una mostra del genere. Una noiosa carrellata su tecniche e programmi che permettono di “costruire” i mondi immaginari che arrivano poi sui grandi schermi? Oppure una sorta di sfilata dei personaggi dei film Pixar sin dal suo esordio?
Ebbene, il mix che è stato sapientemente messo a punto dalle curatrici della mostra, Elyse Klaidman e Maria Grazia Mattei, ha avuto uno straordinario successo e il numero dei visitatori – più di 100.000 – ne è la prova.
Storyboard classici, disegnati e dipinti a mano dagli artisti, storyboard digitali che in formato video assemblano le sequenze dei disegni (story reel), le maquette (modelli tridimensionali in argilla) dei personaggi più noti e carismatici come Woody e Buzz di Toy Story, Nemo e la sua compagna di viaggio Dory, Wall-e con la sua Eve, ma anche Carl e Russel del film Up. Magiche anche le installazioni dello Zootropio e dell’Artscape capaci di stupire e incantare chiunque.
In giro per le sale, appassionati (come chi scrive), addetti ai lavori, ma anche tanti genitori con i loro piccoli, coinvolti attivamente nei Laboratori Disney-Pixar, in cui i giovani partecipanti con divertenti lezioni interattive si avvicinano ai processi artistico-creativi dei loro personaggi più affezionati.
Creatività e professionalità, libertà di ispirazione e rigore, esperienza e innovazione: sono questi i punti di forza del lavoro della Pixar, che per ogni film crea uno straordinario patrimonio artistico che viene plasmato per affascinare e mai deludere il proprio pubblico.
Una mostra notevole che, con più di 700 opere, incuriosisce, aiuta a capire quanto duro lavoro ci sia dietro alla realizzazione di un film d’animazione e guida il visitatore in un viaggio attraverso la creatività e la cultura digitale, due realtà che si completano e si influenzano a vicenda, creando personaggi, storie e mondi capaci di far “scivolare” nello schermo gli spettatori e far vivere loro una dimensione surreale.
Non vi rimane altro che lasciarvi catturare dalla magia della “fabbrica dei sogni”!
Eleonora Dafne Arnese
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