Italiani, ci siete?

Gen 06, 2014 L'editoriale

Continuo a credere che la catastrofe nella quale si trova a vivere la nostra Penisola sia anche colpa di noi Italiani. Senza dubbio,  i politici e la politica sono scesi negli ultimi venticinque anni ai minimi livelli. Ma gli Italiani hanno scelto questa politica, hanno votato loro Sorrisoni, che prometteva cambiamenti, posti di lavoro, senza dare niente, poi. Dopo un paio d’anni era evidente che prendeva per i fondelli.  Invece,  troppi hanno continuato a votarlo, non permettendo alternative, a parte qualche breve stanca apparizione del professore bolognese. Gli Italiani hanno giustificato e perdonato tutte le nefandezze di questi decenni. In Italia, ci sono molte straordinarie individualità, che spesso se ne vanno altrove, ma nel complesso è un Paese dove regna la mediocrità, la mancanza di meritocrazia. Per gli Italiani, la massa, ed è quella che fa i numeri, basta un posto fisso senza impegno e idee, senza far fatica (non ci sono più idraulici, lavoratori manuali, ecc),  uno stipendio anche mediocre ma fisso, una vita di routine, una fidanzatina/o, magari qualche scappatella se capita, il cotechino,  le lenticchie e il trenino a Capodanno,il calcio, le ferie. E poi, cercare di fare i furbi, perché fa fico. Infatti, ancora oggi, davanti all’evidenza, in Italia, si difende chi è ricco e va con tante donne, anche se le paga tutte. D’altronde, gli Italiani sono tra i maggiori frequentatori del sesso a pagamento nella vicina Svizzera, come raccontano i giornali, a iniziare da Il Fatto Quotidiano e l’Espresso. Siamo stati per anni lo zimbello del mondo per le donnine nella politica, per le cene allegre, per le ruberie che non hanno mai fine. E intanto, non c’è un’idea nuova. Basti guardare la televisione per accorgersi che l’ultimo programma con idee(copiato  e ricopiato in maniera penosa da tutti, ancora oggi) è stato Portobello di Enzo Tortora, ritenuto dalla maggior parte degli Italiani, anche giornalisti (a parte Biagi, Montanelli e pochi altri), un camorrista. E il risultato è che ci rimane un Paese allo sbando, dove destra e sinistra “nuove” brancolano nel buio e movimenti razzisti  e violenti hanno ancora seguito, anche nella presunta “civile” Lombardia. Gli Italiani hanno permesso, con i loro milioni di voti, questo scempio, non dimentichiamolo mai. Anche i Forconi, un movimento pacifico che può farsi ascoltare, si è fermato. Mentre bisognerebbe presidiare i palazzi della politica, notte e giorno, per farsi ascoltare, ricevere, sentire, con calma e determinazione, non stile Vaffanculo Cinquestelle. Per far sentire lo schifo, che fa vivere gli Italiani in un Paese con una classe politica così infima. Ma la maggior parte degli Italiani sono ammaliati dal cotechino, le lenticchie. E avanti allora, facciamo festa, pepepepepeeeee.

A presto. See you soon. A la prochaine.

mauropecchenino@tin.it

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