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Ott 06, 2014 Attualità, World Wide
La guerra terribile che insanguina l’Iraq, la Siria e il resto del mondo, in nome di una religione che appare diversa da quella seguita da milioni di fedeli in tutto il globo, crea reazioni diverse nelle principali capitali europee. A Londra c’è grande allerta in ogni distretto e sobborgo periferico. La parte più centrale della metropoli è sorvegliata da centinaia di uomini in divisa e in borghese con auricolari, trasmittenti, mille segnali e gesti che sembrano consegnare un codice noto solo a pochi. Londra è una città che ha numerosi quartieri quasi totalmente abitati da musulmani e si moltiplicano le iniziative contro l’ISIS, proprio da parte dei fedeli di questa religione. Ogni tanto, agli angoli della città, si animano repentini e improvvisati speaker’s corner, dove si inneggia alla pace e si chiede di mantenere la calma. Nella realtà quotidiana, la capitale inglese sembra vivere con il consueto self control, ma la tensione c’è, si avverte in ogni momento.
A Parigi è tutto più chiassoso. Arrivano tanti cortei improvvisati, nel cuore della città, ma anche in quartieri come Belleville e Ménilmontant. Anche nella capitale francese ci sono tanti musulmani e la loro negatività su quello che sta accdendo in Iraq è evidente, ma questo non ferma la tensione e la diffidenza di chi si muove per le strade della ville lumière. Ci sono meno controlli e presenza di gendarmi rispetto a Londra, sia nel centro, sia nelle periferie, ma sentendo la gente per strada c’è una preoccupazione enorme, un grande sgomento, un senso di incapacità, che viene attribuito soprattutto alla politica.
A Roma, la sensazione è diversa, tutto sembra andare avanti come al solito. Frotte di turisti, quasi da tutto il mondo, invadono il centro storico e le sue bellezze e gli abitanti di caput mundi mantengono la loro filosofia ironica e fatalista. Dalle televisioni, dagli smartphone, da tutti i media le notizie sono agghiaccianti. “Cosa sta succedendo?”, si chiede un signore con barba grigia ed elegante papillon, in via dei Maroniti e ci sembra l’emblema perfetto dell’ attuale status quo di chi vive in questo mondo.
Mauro Pecchenino
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