Il vortice di Gesine Arps

Giu 20, 2012 Terza Pagina

Colori accesi, vivaci. Figure bizzarre che sembrano essere disegnate da un bimbo. Animali, numeri e simboli che ritornano. Di primo acchito è questa l’impressione che lasciano le opere di Gesine Arps, per la prima volta a Milano con la sua personale dal titolo Meraviglia,  presso la galleria Artespressione.

L’artista tedesca, dopo i primi anni di lavoro e di successi in terra natia, si trasferisce in Italia, nelle Marche, in una casa di campagna. Il contatto con la natura, con la forza dei suoni e dei colori della terra sprigionano in lei l’energia che poi si trasforma in opera d’arte.

La sua poetica, ad un occhio disattento, può sembrare  ludica e infantile, di fatto però racchiude una profondità sorprendente. Infatti il tempo di realizzazione di ogni opera è decisamente lungo. Passano settimane fino ad arrivare all’opera compiuta. Fusione di tecniche, intrecci di figure, umane e animali, spesso ribaltate e inserite in contesti inaspettati, assenza di prospettiva, incisioni e materiali di riciclo, contaminazione di culture e religioni, sono tutti gli elementi che creano un mondo immaginario che in realtà nasconde un forte legame con la quotidianità. Come sostiene la critica Bianca Rolhe, guardando le opere di Gesine Arps :“L’osservatore si trova impigliato nella sua rete e finisce nel suo vortice”. Un vortice di gioia e stupore, di dettagli e colore, di positività ed energia, di oro e argento. L’intera mostra, curata da Matteo Pacini, sembra davvero ipnotizzare gli astanti che incuriositi, si cimentano a decifrare segni e metafore di un linguaggio originale.

Meraviglia, lasciatevi catturare dal mondo fantastico di Gesine Arps.

Eleonora Dafne Arnese

ardafne@hotmail.it

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