Il vino Rosato, per tanti calici di piacere

Giu 17, 2013 Cosa bolle in Pentola

Ormai è un argomento di grande attualità, studiato nelle scuole e nelle università. Si sa il vino è anche una moda, tra gli alti e bassi dei consumi. Negli ultimi due anni, più o meno, si sta affermando, uscendo dalla nicchia e dalle smorfie di chi di vino non capisce nulla o quasi, il rosato. Questo vino, da sempre apprezzato dai Francesi, in tutte le versioni, compreso il mousseux e lo champagne, bevuto con successo negli Stati Uniti, in Australia e in Sud Africa, dove ne producono ottime proposte, in Italia è stato quasi sempre snobbato. “Né rosso, nè bianco”, un ibrido leggero, solo per l’estate, è il cavallo di battaglia degli Italiani. Nella realtà in Toscana, nel Garda e sopra tutti in Puglia, nel Salento, ma non solo, da qualche anno si sperimenta il rosato con risultati assai notevoli. E proprio nel Salento, a Otranto, si è conclusa la II Edizione del Concorso rosati d’Italia che ha visto roteare nei calici di degustazione rosati magnifici, ideali per accompagnare piatti raffinati di pesce, di carne e ghiotte specialità a base di funghi. Senza dubbio una delle forze del rosato è proprio questa: abbinarsi a una gamma di piatti molto vasta e uscirne sempre a testa alta. E non dimentichiamo il rosato dolce, principe accompagnatore dei dessert. Solo a titolo esemplificativo, a nome di tutti i rosati, abbiamo assaggiato in questi giorni un prodotto che consigliamo ai nostri lettori, senza alcuna remora di far pubblicità gratuita. E’ il Vird Vird IGP Rosato, da uve Montepulciano d’Abruzzo, prodotto da Sergio Del Casale a Vasto.

Prosit.

Chantal Fortini

c.fortini@libero.it

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