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Ott 29, 2012 Terza Pagina
Il nostro Magazine per dare sempre più spazio al mondo del teatro ha scelto, questa volta, un sito storico ed importante come il Teatro Olimpico di Vicenza.
Il 65° Ciclo di Spettacoli classici ha portato un vento nuovo, fatto di ricerca, sperimentazione, ascolto delle voci di oggi e non solo di quelle di ieri. Importante in questo senso la scelta del grande regista lituano Eimuntas Nekrosius quale direttore artistico del ciclo, uomo nordico e di poche parole, ma con una profonda capacità di indagare i classici, di interagire con loro, di problematizzarli per renderli attuali.
Quello di Nekrosius è un linguaggio a sé, un teatro di domande più che di risposte, di interiorità molto più che di parola, di maieutica più che di offerta di un punto di vista unico. Spinge lo spettatore a problematizzare, a cercare risposte che si nutrano degli archetipi mitici per trovare nutrimento per l’oggi. Ricerca una spiritualità nuova e rende ogni opera classica una fonte da reinterpretare, una conversazione interiore sull’umanità e le sue dinamiche. Dal suo “Paradiso” dantesco, andato in scena in prima mondiale, alla scelta di Emma Dante (di cui abbiamo già parlato per uno spettacolo a Parigi) quale regista di una nuova “Medea”, fino alla messa in scena delle “Lettere a Lucilio” di Seneca, il 65° ciclo di spettacoli classici, appena terminato con il “Caligola” di Albert Camus, ha innestato nel teatro coperto più antico del mondo nuova linfa.
Il capolavoro che Andrea Palladio progettò nel 1580, scrigno prezioso di architettura ed eleganza, è dunque riemerso quale contenitore a servizio non solo di una piatta e banale restituzione di ciò che ci è stato tramandato dal passato, ma quale punto di partenza per una riflessione che, dalle radici antiche, si elevi fino al presente e, perché no, al futuro. Con molte critiche, certo, e non compreso da tutti, questo ciclo si è rivelato però un’importante svolta per far rinascere dalle ceneri un teatro che rischiava altrimenti di appiattirsi su se stesso.
Silvia Ferrari
silviaferrari6@gmail.com
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