Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Set 21, 2011 Cosa bolle in Pentola
Ci sei nato. E’ la tua terra. Ma quando cresci e percorri quelle stesse strade, ne scorgi inevitabilmente paesaggi e orizzonti diversi, gli occhi ne colgono sfumature nuove, mai viste. La scoperta di una storia, di un dettaglio e…un dito che punta dove lo sguardo non si sofferma.
La terra di chi scrive e di cui si sta parlando è la Puglia, e nello specifico l’entroterra murgiano, magico nei suoi contrasti e nel suo essere così brullo al contempo.
In uno dei pomeriggi “esplorativi”, tra le curve degli altopiani e i tramonti dai colori mozzafiato, si è riscoperta una location dal fascino ineccepibile: Castel del Monte.
Voluto dall’imperatore Federico II di Svevia, fu costruito nel XIII secolo e presenta una originale struttura ottagonale che, vista da lontano, appare simile ad una corona e, in particolare, quella con cui fu incoronato Federico II, anch’essa ottagonale. Ad oggi è ancora sconosciuta la reale funzione dell’edificio. Inadatto per essere una fortezza militare per alcuni elementi che non si confanno a strutture di questa tipologia, come ad esempio l’assenza del fossato perimetrale, all’interno le scale a chiocciola e le feritoie, lungo le torri, troppo strette per ipotizzare un lancio di frecce, venne concepito, molto più probabilmente, come “tempio del sapere” in cui dedicarsi allo studio. Una recente interpretazione, però, afferma addirittura che il Castello, dati i molteplici e ingegnosi sistemi di canalizzazione e raccolta d’acqua, fosse stato ideato con la funzione di centro benessere in cui ritirarsi per rigenerare anima e corpo.
Il mistero, dunque, e il forte simbolismo di cui è intriso questo luogo, per decenni, ha incuriosito e affascinato studiosi e visitatori tanto da essere inserito ufficialmente nel 1936 – dopo secoli di stato di abbandono – nell’elenco dei monumenti italiani e nel 1996 dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Oggi il marmoreo castello ha assunto una veste nuova diventando una insolita venue che ospita importanti eventi e mostre.
L’ultima in calendario, degna di nota per la sua singolare lettura – sebbene già conclusa – è la personale dedicata a Giorgio De Chirico intitolata, non a caso, Il labirinto dell’anima prodotta da Alef e curata dalla Fondazione Giorgio e Isa De Chirico.
Le opere surreali del Maestro, inserite in spazi fortemente evocativi, come le imponenti stanze del Castello, regalano al visitatore un’esperienza sensoriale di forte impatto e di grande suggestione. Il fil rouge che unisce il palazzo federiciano e le opere metafisiche di De Chirico è l’enigma, il mistero con il suo potere magnetico.
Paolo Picozza, Presidente della Fondazione afferma: “L’ambivalenza del labirinto ci attrae. Questa forza fatale di attrazione, che investe l’opera del Metafisico così come il Castello, ha a che fare proprio con il nostro irresistibile desiderio di capire, di scoprire.”
La mostra-evento si apre, nel cortile ottagonale, con la monumentale scultura in bronzo di Ettore e Andromaca, realizzata in due esemplari dalla Fondazione su commissione di Carlo Bilotti e prosegue, nelle quattro sale del piano terra, con venti opere di cui pitture a olio su tela, sculture e acquerelli che raffigurano l’uomo contemporaneo, senza volto, inserito in contesti surreali, tra mitologia e classicità.
Per il futuro ancora tante iniziative culturali per il castello di federiciana memoria che ritorna, finalmente, al suo splendore di “tempio del sapere”.
Eleonora Dafne Arnese
happy wheelsAgo 02, 2023 0
Ago 05, 2019 0
Feb 11, 2019 0
Nov 16, 2017 0
Feb 09, 2016 0
Ott 06, 2015 0
Set 25, 2015 0
Set 17, 2015 0