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Gen 18, 2011 Cosa bolle in Pentola
È bello passeggiare nel cuore di Milano magari in una serata invernale, con quel po’ di pioggia che ti solletica il viso e che ti accompagna per le strade trafficate della città meneghina.
A pochi passi dal centro, il ristorante Gattò vi aspetta se amate rivivere le atmosfere tipicamente parigine all’interno del suo ristorante.
Piccolo, raccolto, perfetto per una cena tête-à-tête, il Gattò è un avamposto parigino nel cuore di Milano.
Rimarrete di certo stupiti per un attimo, quando, una volta giunti sulla soglia del locale, troverete all’ingresso una sorta di bazar di abiti vintage, un po’ retrò.
Non preoccupatevi, in perfetto stile à la parisienne al negozio situato al piano terra segue, salendo su una piccola scalinata, la sala ristorante.
Qui sono pronti ad accogliervi garcons gentili, eleganti e dai modi garbati ( ma allora siamo davvero a Parigi ?!?).
I tavolini e le sedie sono in perfetto stile minimal, anche un po’ decadente e, le pareti, sono disadorne, con poche stampe e quadretti comunque originali.
La cucina è a vista, quindi potete ammirare gli chef all’opera nella preparazione dei piatti che avete appena ordinato.
Uscendo, dopo esservi fatti consigliare degli ottimi vini da accompagnare al menù originale e in costante cambiamento, passeggiate serenamente per le vie di Milano.
A pochi passi, nella traversa successiva, se è in scena una commedia, date alla serata un epilogo davvero interessante.
Al Tieffe Teatro, in via Menotti, il programma è sempre intrigante.
Dal 28 dicembre al 16 gennaio è andata in scena la trilogia di Alan Ayckbourn: “Le conquiste di Norman”, che ha avuto un grande successo a Londra e che è stata riproposta anche qui con altrettanta fortuna.
Dal 19 al 30 gennaio si mette in scena “Malamore”, un monologo sul dolore femminile, tratto da un libro di Concita de Gregorio, diretto da Francesco Zecca e interpretato dalla splendida Lucrezia Lante della Rovere.
Il Tieffe ha in programma spettacoli sempre interessanti ed il teatro si dimostra raccolto, ma molto accogliente, e consente una vicinanza con il palcoscenico che rende il tutto magicamente familiare, in un’atmosfera davvero unica.
Sembra che gli attori da un momento all’altro possano avvicinarsi a te, comodamente seduto al tuo posto, per chiedere che idea ci siamo fatti dello spettacolo fino a quel momento.
Una serata a teatro, in questo caso, è qualcosa di molto diverso.
L’attore è lì in carne e ossa, non lo vedi in 3d, lo senti vibrare, lo senti sospirare, lo vedi e ti emoziona con la sua presenza scenica, con la sua capacità di arrivarti dentro, a pochi passi da te.
Divisi da un palcoscenico che, in realtà, come già detto, sembra tu possa toccare con mano, di sentirlo vicinissimo a te.
Riscoprire il teatro è oggi un’esperienza sublime che vi consigliamo di (ri)vivere il più presto possibile.
Se è così è se vi pare cari lettori e ci scusi Pirandello.
Norman di Lieto
happy wheels
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