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Nov 05, 2010 Cosa bolle in Pentola
Se passate dalla placida e tranquilla Reggio Emilia e decidete di uscire dal centro per andare verso la campagna, Flipmagazine per la rubrica: “Il posto dove andare”, vi segnala il Ristorante Cattini a Quattrocastella, a 20 minuti di auto da Reggio.
Sembra di tornare indietro nel tempo, così è possibile riscoprire la tradizione contadina, fatta di genuinità, di sapori e di vecchi segreti e metodi con cui preparare dei piatti speciali.
Si comincia con delle polpettine leggermente piccanti ma dal sapore entusiasmante, accompagnate da salumi vari, vero pezzo forte della zona.
Ordiniamo rigorosamente Lambrusco, nel nostro caso quello reggiano di Quattrocastella, servito freddo e dal sapore decisamente piacevole e con “quel leggermente frizzante” che lo rende unico.
Vengono serviti come antipasto anche i “ciccioli”. Parte del maiale che, dopo essere stato bollito e pressato ed esce lo strutto, si concia con sale ed alloro e si ottengono queste mini prelibatezze per il palato.
Nella scelta dei primi, non avete che lasciarvi consigliare, da Monica Cattini in persona.
Noi abbiamo optato per pappardelle con ragù di cinghiale e ravioli di zucca con soffritto di lardo. Per entrambi i primi piatti è un successo garantito.
I ravioli di zucca e i ravioli verdi sono un must che a Reggio Emilia sarebbe un delitto non assaggiare. Un raviolo che si scioglie al contatto col palato e che si sposa in maniera perfetta con la zucca.
Se credete di fermarvi ai primi piatti, commettereste uno degli errori più imperdonabili.
In un carrello mobile, il proprietario del locale, simpatico e sornione, arrivato con caparbietà alla soglia degli Ottantanni, presenta diverse alternative, tutte irrinunciabili.
Misto di arrosto, con cuscino di maiale, vitello, faraona, coppa allo spiedo, misto di bollito, lingua, nervetti di vitello.
Salsa di prezzemolo, con uova sode e un po’ di coppa.
Se ancora non siete sazi e mangiati, passiamo ai dolci.
Vi consigliamo il “dolce in cantina”. Nato dalla tradizione contadina per “non buttare nulla”. Inzuppato di liquore sassolino, farcito di cioccolato, pressato e lasciato riposare per alcuni giorni. Casereccio e genuino.
A pochi km da Reggio Emilia, la tradizione contadina, la buona cucina, la genuinità, la bontà di sapori antichi, un buon rapporto qualità e prezzo hanno un indirizzo preciso nel ristorante della famiglia Cattini.
Buon appetito.
Alfonso della Mura
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