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Ott 10, 2010 Cosa bolle in Pentola
Andreanix’s Picture from Flickr.com
Inizia un nuovo spazio dedicato ad un locale, un venue particolare, originale, non per forza elegante ed esclusivo, dove trascorrere una serata, un pranzo, una cena, in maniera un po’ differente.
Trascorrere un pò di tempo libero in un locale non è facile come sembra. Il fumo è stato abolito da tempo e va bene, ma rimane il rumore di gente che parla a voce alta, spesso maleducata. A volte non si sa cosa bere, con quale spuntino accompagnare le bevande, perché l’offerta non è per niente stimolante. In altre parole, riteniamo che i locali, genericamente intesi, si trovino il pubblico al proprio interno un pò per caso, senza essere in grado di farlo tornare altre volte.
Flipmagazine vuole consigliarvi locali da non frequentare per caso, posti dove val la pena andare e dove pagare, in tempi di sacrifici, non sia solo un’inutile tortura.
Il nostro viaggio ha come meta tutta l’Italia, ma per comodità incominciamo da Milano, da dove ha sede la nostra Redazione.
Da qualche tempo, un gruppo di soci che ha tra le sue fila un uomo di lunga esperienza come Fabrizio Sesti, ex Peck e altro, ha dato vita a due locali che si differenziano dalle altre realtà milanesi.
La loro caratteristica è di avere il pesce come unico protagonista. E già qui sta la prima e significativa differenziazione. Scegliere il pesce giusto e saperlo cucinare non è impresa facile. Bisogna saper capire cosa proporre al cliente senza cadere nel banale o nel troppo sofisticato, ma bisogna anche saper tenere i prezzi entro i livelli accettabili. Sapendo mettere a punto, anche una cantina adeguata, senza esagerare nel numero di bottiglie e nei ricarichi.
Come contorno è fondamentale anche offrire ambienti accoglienti ed accattivanti e una buona grafica d’insieme.
Tutto questo a La Lisca c’è, e si estrinseca in due locali: uno in zona Porta Romana e l’altro in zona Marghera.
Il primo su due piani, si definisce “Fishouse” e ha una grande vetrata che accoglie i clienti e ricorda certi locali dell’attuale quartiere più cool di New York il “Meatpacking”. E’ gestito con grande attenzione dal giovane ed esperto Matteo e privilegia primi piatti originali e i fritti ( leggeri, state tranquilli ).
Il secondo si definisce invece “Pescieria” e ricorda un locale di Saint Tropez, piccolo, con pochi coperti e tante icone marinare alle pareti.
Suggerisce un’atmosfera più intima e da coppia. E’ ideale per cenare mano nella mano e ogni tanto guardandosi negli occhi. Attenzione alla sera c’è troppo rumore, suggeriamo una insonorizzazione migliore. Qui il menù privilegia i crudi e qualche secondo piatto veramente azzeccato. Sono invece assenti i primi.
Due locali che hanno colpito la nostra attenzione, perché salta subito agli occhi, a chiunque li frequenti, che la ricerca del tocco particolare ha il sopravvento. A proposito, gli altri soci sono: Stefano Riva, Eugenio Colaprico ed Andrea Vimercati.
Mauro Pecchenino
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