Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Apr 29, 2013 Attualità, Italia
Finalmente, dopo quasi due mesi dal voto è stato nominato un governo. Peccato, però, che quest’ultimo non rispecchi affatto i risultati delle elezioni. Si era detto che sarebbe stato il governo del cambiamento, dell’innovazione edella rivoluzione. Tutte balle. Il nuovo, vecchio, Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, continua a traghettare il Belpaese da un governo fantoccio all’altro e nomina premier quel bell’uomo di Enrico Letta. Per la serie che tutto cambi perché nulla cambi. Enrico, ex vice segretario nazionale del Partito Democratico, cavallo di razza del sistema del potere italiano, da vent’anni, senza far clamore, è ai vertici della sinistra elitaria italiana e tra i ranghi dei più conosciuti circoli globalisti internazionali, nonché nipote di Gianni Letta, uno dei principali collaboratori di Silvio Berlusconi. Come è noto, scorrendo la scaletta ritroviamo le solite vecchie facce, a cominciare dai compagni di merende del Cavaliere. Angelino Alfano, segretario nazionale del Popolo delle Libertà, è stato nominato Ministro degli Interni e Vicepremier. Mario Mauro alla Difesa. Maurizio Lupi ai Trasporti e ancora Beatrice Lorenzin Ministro della Salute. Nunzia Di Girolamo, invece (per chi non se la ricordasse, è la deputata famosa per aver intrattenuto uno scambio di bigliettini “galanti” col premier Silvio Berlusconi) ora è Ministro per le Politiche Agricole. Alle Riforme Istituzionali è nominato Gaetano Quagliariello (quello che nel gennaio 2011 ha firmato una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile). Mentre come Ministro della Pubblica Amministrazione abbiamo un esempio lampante di nepotismo all’italiana. Giampiero D’Alia, figlio di Salvatore D’Alia, deputato prima della Democrazia Cristiana e poi del Centro Cristiano Democratico fino al 2001 (anno in cui Giampiero viene casualmente nominato Sottosegretario di Stato all’Interno nel governo Berlusconi III). Gli amici di Silvio sistemati. Citiamo alcune “nuove” facce scelte da Letta del Partito Democratico, per esempio Maria Chiara Carrozza viene nominata Ministro dell’istruzione, Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, ai Beni culturali e Turismo Massimo Bray, Ministro dell’integrazione il medico congolese Cecile Kyenge e Josefa Idem, ex campionessa olimpica di kayak diventa Ministro delle Pari opportunità. Ministro degli Esteri viene nominata Emma Bonino, una delle figure più influenti del radicalismo liberale italiano. Il giovane Enrico, però, essendo affiliato del Gruppo Bilderberg, della Commissione Trilaterale e dell’Aspen Institute, non ha potuto negare qualche ministero agli amici del confratello Mario Monti. Per esempio l’ex Ministro dell’interno, Anna Maria Cancellieri diventa Ministro della Giustizia. Ministro dell’economia abbiamo Fabrizio Saccomanni, membro del Consiglio di Amministrazione di varie banche tra cui anche la Banca Centrale Europea, al Lavoro e Politiche sociali poi c’è Enrico Giovannini, uno dei “saggi” scelti da Napolitano la cui saggezza era già nota anche a Mario Monti che lo convocò precedentemente per studiare il taglio dei costi della politica e la differenza degli stipendi dei parlamentari italiani e quelli del resto d’Europa (chissà a quale punto sono i suoi studi). Del Movimento Cinque Stelle, quindi, alcun esponente. D’altronde c’era da aspettarselo che il M5S, nonostante avesse ottenuto quasi la maggioranza al voto, sarebbe stato tagliato fuori da ogni incarico istituzionale. Forse nessuno si aspettava però una strategia così “scaltra” e autolesionista che ha portato i partiti ad allearsi contro chi si era schierato contro di loro. E dunque, alla faccia della rivoluzione il risultato non è cambiato, nonostante le elezioni.
Forse aveva ragione Mark Twain quando scriveva “Se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare”.Ora non meravigliamoci se, mentre questi personaggi sono impegnati a giurare fedeltà alla repubblica, a qualcuno viene in mente di andare fuori Palazzo Chigi a giocare al tiro a segno con una pistola.
Gabriele Ruggiero
happy wheelsApr 09, 2021 0
Dic 05, 2020 0
Mar 17, 2020 0
Feb 18, 2020 0
Giu 02, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0