Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Nov 12, 2013 Attualità, Italia
Bimbi e ragazzi dagli occhi e dal sorriso pieno d’energia che, nel pieno della loro vivacità e della loro crescita, d’improvviso e senza un apparente motivo, iniziano a vivere, lontani dalla loro infantile spensieratezza, tra dolori fisici e sofferenze psicologiche, un degrado incombente, motorio ed estetico insieme. Stiamo parlando dell’Artrite Reumatoide Idiopatica Giovanile (AIG).
Questa malattia autoimmune “registra, come dato epidemiologico, circa 500.000 casi all’anno in Italia, con un rapporto di 3 a 1 di pazienti femmine/maschi” come dichiara il Professor Roberto Viganò, Direttore del Centro di Chirurgia dell’Artrite Reumatoide presso l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano. Il Centro, riconosciuto in Italia e in Europa, gode di un’alta considerazione per professionalità, impegno, ricerca e attenzione orientata al paziente. Migliaia sono i giovani, soprattutto di sesso femminile, che vengono afflitti da questa terribile patologia che, però, nell’opinione pubblica, per ignoranza e mancanza di corretta comunicazione, viene associata all’anziano. Di fatto, invece, l’Artrite Reumatoide è una malattia che, quando colpisce bambini e giovani, interviene a livello di alterazione delle strutture articolari e periarticolari e, in alcuni casi, porta persino alla cecità e distrugge sì la vita del giovane paziente, ma anche di chi gli sta intorno. Una patologia che, seppur nella battaglia quotidiana, induce a non accettarsi, a nascondersi.
Non è stato così, però, per una paziente particolare che ha voluto raccontarsi con audacia nel suo libro autobiografico “Il mio inno alla vita”. Lei è Angela Lorè, classe 1984, a cui – all’età di soli 6 anni – le è stata diagnosticata l’AIG. Era piccola, ma se lo ricorda molto bene quel giorno l’autrice: la vita che cambia improvvisamente, la sofferenza, la tenacia, le negligenze di medici poco informati e la speranza. Angela oggi ce l’ha fatta e vuole gridarlo al mondo, spesso sordo e respingente.
Così grazie al sostegno dell’associazione non profit A.P.M.A.R. (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) e alcuni dei medici che l’hanno seguita in tutto il suo percorso, Valeria Gerloni e Roberto Viganò, la Lorè, sulle sue gambe, presenta il suo libro presso l’Istituto Gaetano Pini. Un’occasione che diventa un pretesto per informare, approfondire e dare voce e forza a tanti giovani che oggi, grazie a ricerca e passione di molti medici, possono tornare a sorridere.
Eleonora Dafne Arnese
happy wheelsOtt 13, 2024 0
Mag 01, 2023 0
Gen 30, 2023 0
Gen 23, 2023 0
Giu 02, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0