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Il mio inno alla vita
Il coraggio, la forza, la voglia di vivere, il desiderio di ottenere qualche risultato nella vita non si ereditano e non si comprano e , soprattutto, non si ricevono in regalo. In questi ultimi anni di crisi devastante molti hanno perso la fiducia nel futuro, sono diventati più arrendevoli, meno coraggiosi. Poi ci sono i deboli, gli scansafatiche, le pappemolle, chi non ha voglia di far nulla o di impegnarsi, chi vorrebbe ricevere tutto, senza fare sforzi. Capita a ragazzi e ragazze, a uomini e donne di essere fiacchi, infingardi, scarsi, privi della minima iniziativa o talento. Per tutti coloro che si lamentano, che sono o si credono deboli o un po’ sfigati, magari credendo di meritare qualcosa gratuitamente, consigliamo la lettura del libro “Il mio inno alla vita”, firmato da Angela Loré, 29 anni, affetta dall’età di 6 anni da artrite reumatoide giovanile, una patologia devastante che fa soffrire, ti impedisce di crescere e vivere in maniera regolare. Questo scricciolo di donna non si è mai arresa, di fronte al dolore, alle diagnosi deficitarie, alla mancanza di farmaci. Ha sempre lottato come un lupo nella foresta della sua vita e ha vinto. Grazie alle cure e all’abilità dei medici dell’Istituto Gaetano Pini di Milano oggi cammina, è autonoma, pensa al futuro, vive. Ma negli anni della sofferenza più buia non ha mai mollato, ha aggredito il male con la stessa forza che il male aggrediva lei , non si è persa d’animo, non si è lamentata e soprattutto, ha mantenuto il sorriso, la fede, l’amore per i suoi coraggiosi genitori, per gli amici, per la vita, per se stessa. Ha scritto il libro per raccontare a tutti la sua malattia, per farla conoscere, per gridare al mondo la sua vittoria. Ho conosciuto Angela Loré, tramite Eleonora Arnese, che ha lavorato con me ad un appassionato editing de “Il mio inno alla vita”, che in origine era stato scritto di getto e con indisciplinata spontaneità. Desidero contribuire alla diffusione di questa esperienza, oggi a lieto fine, che deve costituire un esempio per tutti coloro che hanno paura a lottare e ad andare avanti. A presto. See you soon. A la prochaine
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15 ANNI DI LIBERTA' E NON PROFITFlipMagazine ha compiuto 15 anni. Per noi sono stati anni di non profit e libertà, nel mondo e in Italia. Il giornale non ha mai ricevuto da nessuno un euro di finanziamento e da ormai molti anni non prevede la pubblicità, a parte qualche piccolo segmento introdotto di default da Google. Il giornale si è sempre autofinanziato. Ha dato spazio a tante sezioni di informazione e notizia, partendo dall’Italia e relazionandosi con altri Paesi, come Francia, Regno Unito e Stati Uniti, privilegiando i settori culturali come Teatro, Cinema, Musica e Arte. Non tralasciando mai Attualità, Viaggi e Cucina. Come è sua vocazione ha esplorato per i Lettori luoghi e destinazioni, spettacoli, mostre e ristoranti, senza mai chiedere un euro a nessuno. Tutto ciò che viene pubblicato è frutto della mia decisione personale. Un altro dettaglio: FlipMagazine non si è mai mischiato con la politica e i politici, non ci interessano do ut des e roba simile. Sono stati 15 anni di cambiamento, anche se in Italia e nel mondo alcune abitudini rimangono invariate, come l’inciucio e le raccomandazioni. Pochi lavorano con la propria testa e con le proprie forze, andar a cercar aiuti è un vizio dell’uomo e della donna. Ringrazio chi ci ha segnalato o ha proposto notizie e informazioni, con la voglia di fare un po’ di citizen journalism. Ringrazio chi ha portato un poco di esperienza personale su queste colonne, a caso cito: il saggista e nume dell’Intelligenza Artificiale Sergio Bellucci, i sociologi Vanni Codeluppi e Carlo Bolognesi, l’autrice Rai e giornalista professionista Giovanna Scatena, l’iridologa e giornalista Carla Aghito, l’web journalist Marco Granello, la giornalista Giulia Cortese. A tutti i Lettori un ringraziamento e un caloroso saluto. Continuiamo a frequentarci.
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