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Lug 10, 2010 Terza Pagina
I parchi di divertimento sono dei luoghi affascinanti e complessi in grado di offrire all’individuo molteplici esperienze che lo coinvolgono sia sul piano fisico che su quello mentale. Costituiscono perciò una realtà estremamente importante delle società contemporanee. Non è un caso che i principali parchi attirino ogni anno alcune decine di milioni di visitatori.
Il loro successo deriva principalmente dalla capacità che hanno di fornire la sensazione di evadere dalla vita quotidiana e di entrare in una realtà diversa. I parchi di divertimento hanno progressivamente definito comunque un articolato modello che è sostanzialmente basato su tre tipologie di attrazioni. La prima è rappresentata dall’«ebbrezza della velocità», cioè da una situazione che fa provare all’individuo una sensazione particolarmente intensa di paura e di rischio. Ci sono poi le cosiddette «attività mimetiche», le quali si basano su una riproduzione della realtà che avviene solitamente attraverso un processo di miniaturizzazione della realtà stessa (piccoli treni, piccole automobili, personaggi del mondo delle fiabe trasformati in giostre rotanti, ecc.). Infine, la terza tipologia di attrazioni è costituita dalle attrazioni del terrore e del mistero, le quali generalmente sfruttano il gusto dell’orrore e del macabro (castelli, labirinti, treni fantasma, ecc.) per fare sperimentare ai visitatori una sensazione di paura controllabile. Ma a fianco di queste ci sono anche le attrazioni in grado di sorprendere e impaurire gli spettatori mettendo in scena spettacoli d’azione con stuntmen e acrobati che spesso imitano scene provenienti da celebri film.
Ciò che è soprattutto importante, come si diceva, è che nei parchi di divertimento, a differenza di altre forme tradizionali di spettacolo, lo spettatore viene totalmente coinvolto. Il suo intero corpo è bombardato da sensazioni di differente natura: non sono soltanto l’occhio e l’orecchio a essere interessati, ma tutti i sensi, che vengono continuamente messi in movimento, stimolati e sedotti.
Ciò che però oggi soprattutto i parchi di divertimento promettono è la possibilità di sperimentare delle sensazioni di vertigine molto forti. E tale risultato viene generalmente ottenuto con una curiosa inversione rispetto a quell’immagine di allegria e felicità che questi luoghi sembrano a prima vista suscitare. Il genere di spettacoli infatti che lo spettatore può più frequentemente incontrarvi è costituito da drammi: orrori, disastri, terremoti, incendi, ecc.
I parchi di divertimento, insomma, funzionano come una specie di laboratorio per l’allenamento alla vita metropolitana. Soprattutto per imparare ad esorcizzare le ansie e le paure suscitate dalle nuove condizioni di esistenza, che prevedono il confronto con ritmi sempre più accelerati e processi di cambiamento intensi e in grado di generare incidenti e instabilità sociale. Non è un caso perciò che gli spettacoli che vengono messi in scena si concludano solitamente con un lieto fine: i pompieri spengono il fuoco, i poliziotti catturano i ladri, ecc.
Vanni Codeluppi
Docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia
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